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Marranghello contro Rimoli: "Sei un evasore, non mistificare la realtà o denunciami" In evidenza

Marranghello e Rimoli Marranghello e Rimoli

SAN LORENZO DEL VALLO – Non c'è pace politica a San Lorenzo del Vallo, dove i battibecchi fra l'attuale sindaco Vincenzo Rimoli e l'ex sindaco Luciano Marranghello continuano ad imperversare allegramente. Così, dopo la nota diffusa da Rimoli inerente il reintegro in consiglio comunale stabilito da una sentenza del Tribunale, puntuale arriva la risposta di Marranghello. Ed è quest'ultimo che fa affiggere una lettera aperta a Rimoli per le strade del paese in cui riporta: «Al di là della mia volontà di continuare in una sterile polemica che appartiene al passato e, per quanto ti riguarda, sicuramente poco dignitosa, sono costretto a rispondere alle menzogne che tu hai dichiarato alla stampa in relazione all’annullamento della tua decadenza dal consiglio comunale.

Andiamo per gradi.
La domanda alla quale tu dovresti rispondere è questa: per quale motivo la Cassazione (è questa la sentenza che conta alla quale la Corte di Appello si è dovuta adeguare) ha annullato la tua decadenza dal Consiglio comunale? La risposta è contenuta nella sentenza n. 527/2016 della stessa Corte di Appello di Catanzaro e precisamente a pagina 7: dice la Corte che la decadenza va annullata “perché non vi è la prova della esistenza di una cartella di pagamento notificata e non impugnata…”. Egregio Sindaco né la Cassazione tantomeno la Corte d’Appello hanno detto che tu non hai evaso le annualità di imposta dal 2006 al 2010 per le quali sei stato dichiarato decaduto. La Cassazione ha detto semplicemente che la procedura seguita dal Comune era sbagliata. Secondo la Cassazione il comune avrebbe dovuto farti notificare la cartella di pagamento e non lo ha fatto. E Tu sai anche il perché non lo ha fatto!!! Se lo hai dimenticato te lo ricordo. Tu e tua moglie avete accettato e sottoscritto con il Dott. Gennaro Bellizzi l’accertamento per adesione (prot. n. 1142 del 9 febbraio 2012) attraverso il quale avete ottenuto anche una riduzione del debito tributario da pagare. Infatti, tu e tua moglie avete finito di pagare il vostro debito tributario con il comune a novembre del 2015. Quindi, con riferimento agli anni 2006/2010 e relativamente agli avvisi di accertamento indicati nella delibera consiliare n. 27/2012, tu sei stato un evasore del Comune di San Lorenzo del Vallo! Egregio Sindaco, diverso invece il discorso relativo agli avvisi di accertamento per gli anni 1997/2005. Rispetto a questi soli avvisi di accertamento tu ti sei subito affrettato a presentare ricorso. La Commissione Tributaria di Cosenza ha accolto i tuoi ricorsi e ha annullato i suddetti avvisi. Ma anche in questo caso devi farti la solita domanda: perché la Commissione Tributaria ha annullato gli avvisi di accertamento? La risposta si trova nelle stesse sentenze della Commissione tributaria ed è questa: il Comune ti ha chiesto di pagare il tuo debito tributario quando ormai era scaduto il termine entro cui avrebbe dovuto chiedertelo. In altre parole, il diritto del comune a chiederti di pagare le annualità di imposte non pagate era PRESCRITTO! La prescrizione (tu lo sai bene cos’è) è la estinzione, in altre parole, è la morte di un diritto (di un reato o di una pena) per trascorsi limiti temporali. Anche rispetto a questi debiti tributari sei stato un evasore del Comune di San Lorenzo del Vallo! Egregio Sindaco i fatti sono questi e le sentenze della Cassazione e della Corte di Appello non li hanno smentiti. Anche il tuo legale in data 28 maggio 2015 su Facebook spiegava che la Cassazione giudica la legittimità e non il fatto. Eppure tu hai sostenuto in modo subdolo e spudorato il falso, parlando di “Il presunto mancato pagamento dei tributi comunali”. La tua menzogna si scioglie come neve al sole di fronte ai documenti: non si trattava di un presunto mancato pagamento perché se fosse stato presunto tu e tua moglie non avreste pagato 8 (otto) rate dal 28 febbraio 2014 al 30 novembre 2015 di un debito tributario, rispettivamente, di 10.123 euro e 14.064 euro! Non vorrai mica dire che anche quello di tua moglie è un “presunto mancato pagamento”? Ma la circostanza più grave nelle tue dichiarazione è che hai insinuato sfacciatamente che la documentazione da te prodotta non è stata esaminata e valutata, lasciando intendere che sei stato dichiarato decaduto per gli avvisi di accertamento che sono stati annullati (1997/2005). Egregio Sindaco hai ancora una volta mistificato la realtà. Tutta la documentazione è stata esaminata ed è stata oggetto anche di un parere legale ed è allegata alla delibera di decadenza. Inoltre ti ricordo che tu sei stato dichiarato decaduto per il debito tributario 2006/2010 e non per gli anni che tu hai indicato mistificando la verità. Precisamente quello che hai finito di pagare a novembre del 2015. Se ho detto il falso sei libero di denunciarmi. Altrimenti taci! Io la sentenza della cassazione, nonostante non la condivido, la rispetto. Ma tu non puoi mistificare i fatti distorcendo la verità. Devo riconoscere che sei stato molto abile a far credere una realtà diversa dalla verità dei fatti. Egregio Sindaco la tua ricostruzione dei fatti è lesiva della mia reputazione e di quella degli altri consiglieri e di questo ne dovrai dare conto nelle competenti sedi».

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