Ricordata ad Altomonte la figura del criminologo Bruno Battaglia
- Scritto da Alessandro Amodio
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- Pubblicato in Esaro Cultura e Spettacolo
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ALTOMONTE - Un importante incontro ha ricordato ieri la figura dell'altomontese Bruno Battaglia, medico, criminologo e illustre personalità calabrese, che terminò coraggiosamente la sua giovane vita in Egitto a seguito d’una imboscata organizzata da due predoni arabi. Organizzato dal Centro Studi "Città del sole" di Altomonte, l’evento in collaborazione con il Comune si è tenuto nel salone Razetti. Vi hanno preso parte, nei lavori moderati dalla sociologa Esperia Piluso, l’assessore Lina Fittipaldi (Turismo, cultura e Pubblica istruzione); il presidente di “Città del Sole”, Giuseppe Capparelli; il funzionario della Soprintendenza Abap della Calabria, Enrichetta Salerno; e il docente Unical in Legislazione dei Beni culturali, Renato Rolli.
L’occasione è stata rappresentata dalla concomitanza con il 130esimo anniversario della morte di Battaglia, con l'intento di rievocare i meriti ottenuti dallo stesso in campo medico e giudiziario. Nell'epoca in cui ha vissuto, infatti, l’illustre personaggio si è distinto soprattutto per i suoi studi riguardanti la criminologia, disciplina all'epoca poco conosciuta e applicata, realizzando diverse pubblicazioni da lui portate alla stampa e rese note da un pubblico di settore internazionale alla fine dell’Ottocento. Il “passaggio” di Bruno Battaglia è racchiuso in un’enorme collezione di documenti archivistici di natura eterogenea, riguardanti pubblicazioni mediche, documenti e pergamene massoniche, atti notarili, carte geografiche, oggetti e affini, fortuitamente ritrovati in un antico sotterraneo del centro storico di Altomonte proprio dall’attuale presidente del Centro studi "Città del Sole". Il tutto per attestare il rilevante ruolo sociale e in ambito scientifico che Battaglia rivestì. Al termine della conferenza si è potuta visitare un’esposizione di oggetti e documenti storici riguardanti Bruno Battaglia allestita nei pressi del “Belvedere dei Sangineto” nel centro storico.
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