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Le Riserve presenti con un proprio contributo al 3° Convegno Nazionale sui Piccoli Mammiferi

Panorama del Lago di Tarsia Panorama del Lago di Tarsia

TARSIA - Le Riserve naturali regionali del Lago di Tarsia e della Foce del Crati partecipano con un proprio contributo  al 3° Convegno Nazionale sui Piccoli Mammiferi, organizzato dall’Associazione Teriologica Italiana ed in programma dall’8 al 9 novembre c.a. a Colle Val d’Elsa (Si).
Il Congresso sarà articolato in 3 sessioni tematiche non contemporanee: Impatto e gestione dei piccoli mammiferi; Conservazione e monitoraggio; Nuove (e vecchie) frontiere: È, inoltre, previsto un Workshop dal titolo: Check-list dei Piccoli Mammiferi italiani: nuove acquisizioni e questioni aperte.

Il contributo, presentato dall’Ente gestore delle Riserve (Amici della Terra Italia), e ammesso al Convegno dal Comitato scientifico riguarda i risultati ottenuti con il Progetto: “Atlante e banca Dati dei Mammiferi Terrestri della Riserva naturale regionale del Lago di Tarsia: Stato delle conoscenze e indicazioni per la gestione e la conservazione”.
Il lavoro, promosso e realizzato dall’Ente gestore delle Riserve grazie al contributo economico del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria, si è prefisso lo scopo di avviare uno studio sui mammiferi terrestri della Riserva naturale regionale del Lago di Tarsia, al fine di acquisire lo stato delle conoscenze e, nello stesso tempo, promuovere azioni per la gestione e la conservazione di questa importante componente della biodiversità faunistica dell’area protetta.
La realizzazione della Check-list dei mammiferi terrestri, con banca dati e relativa cartografia distributiva della Riserva Lago di Tarsia, ha permesso di raccogliere e validare numerosi dati, come numerose sono le segnalazioni dirette ed indirette acquisite, che hanno consentito di redigere un’interessante, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, lista di animali presenti, con alcune specie, ad oggi, non ancora note ed altre di indubbia presenza.
Lo studio realizzato rappresenta un primo contributo sullo status di conservazione e, nello stesso tempo, il punto di partenza per dare continuità a future indagini e monitoraggi di questa importante componente faunistica.

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