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Arrestato per evasione, il giudice lo assolve

SAN LORENZO DEL VALLO – Era stato arrestato per evasione, poiché si era allontanato senza autorizzazione del Giudice dalla propria abitazione (dove scontava la misura degli arresti domiciliari) ma è stato assolto perché il fatto non sussiste. È la storia di un 37enne di San Lorenzo del Vallo, difeso dall'avvocato Alcide Simonetti, che era stato sorpreso dai Carabinieri della Stazione di Spezzano Albanese, giunti sul posto per un controllo, davanti il portone d'ingresso dello stabile in cui è ubicata la propria abitazione. Alla vista dei militari -si legge nella sentenza- il 37enne risaliva nel proprio appartamento ma i militari lo traevano in arresto e lo accompagnavano in caserma. L'avvocato Simonetti, in udienza, riusciva a dimostrare che l'imputato si era allontanato per far rientrare il proprio figlioletto di pochi anni che era sceso in cortile per raggiungere i propri amichetti.

Stato d’agitazione dei dipendenti comunali di Fagnano

FAGNANO CASTELLO - Proclamato dal personale dipendente del Comune lo stato d’agitazione. La decisione è giunta alla fine di un’assemblea dei lavoratori tenuta alla presenza della Rsu aziendale e delle sigle territoriali della Funzione Pubblica: Cisl; Fp Cgil e Uil Fpl. Avviata, di conseguenza, la procedura per il raffreddamento del conflitto da chiedere alla Commissione Nazionale e alla Prefettura di Cosenza, per far valere i diritti di cui all’accordo sottoscritto dalle parti il 12 dicembre del 2017.

La Calabria domani a Roma a “Insieme contro il cancro”

ROGGIANO GRAVINA - È presente anche la Calabria all’incontro che farà da battesimo al nuovo “Intergruppo parlamentare contro il cancro”. Il roggianese Francesco Provenzano, presidente di Arco (Associazione ri-uniti Calabria oncologia), è, infatti, l’unico rappresentante della nostra regione chiamato ad intervenire presso l’Accademia Nazionale di San Luca per la presentazione del nuovo intergruppo parlamentare interpartitico costituitosi nell’ambito del progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”.

Piazza Annunziata, la lettura del docente di pittura Armentano

TERRANOVA DA SIBARI – È stata recentemente inaugurata, dopo i lavori di rifacimento della pavimentazione, piazza Annunziata a Terranova da Sibari. Un'opera d'arte che non ha mancato di attirare le attenzioni di un esperto del posto, Angelo Armentano, docente di pittura presso l'Accademia delle Belle Arti di Napoli e presidente della locale Associazione di Promozione Sociale “Officina dello Scompiglio”. Quest'ultimo, in un testo titolato “Per una lettura della rinnovata pavimentazione di piazza Annunziata”, spiega il proprio punto di vista dopo i lavori effettuati nella importante piazza del centro abitato cittadino.

Brutto incidente nel centro abitato di Tarsia, ferito un ragazzo

TARSIA – (AGGIORNATO) Un grave incidente si è verificato nel pomeriggio di oggi, intorno alle 15.30, nel centro abitato di Tarsia. Un bimbo è rimasto gravemente ferito dopo aver impattato con un'auto ed essere caduto dalla sua bicicletta. Ancora non sono certe le dinamiche di quanto accaduto ma, a quanto pare, i freni della bicicletta non hanno funzionato perfettamente e, sopraggiunto ad un incrocio, pare sia finito contro l'auto che arrivava in quel momento da un'altra direzione. Sul posto, viste le condizioni di incoscienza del minore, si è reso necessario l'intervento di un'ambulanza e anche dell'elisoccorso. Le indagini, invece, sono tenute dai carabinieri della Stazione di Terranova da Sibari, guidata dal maresciallo Antonio Carriero. Sul posto anche una volante del Norm della Compagnia di San Marco Argentano guidata dal Capitano Giuseppe Abrescia.

Domani scuole chiuse a Firmo per i lavori della Sorical

FIRMO – Giovedì 18 ottobre le scuole di Firmo resteranno chiuse. A disporlo è lo stesso sindaco Gennarino Russo il quale, considerati i disagi derivabili dai lavori di riparazione da effettuare sulla condotta idrica da parte di Sorical, ha stabilito, attraverso apposita ordinanza, di chiudere temporaneamente gli istituti della Scuola dell'Infanzia, della Scuola Primaria e di quelli della Secondaria di Primo grado ubicati nel territorio cittadino. Nel documento il primo cittadino spiega che a causa dei lavori si procederà ad attuare una interruzione dell'erogazione dell'acqua, dalla mattina e fino al completamento dei lavori, che interesserà non solo il territorio comunale ma una grossa zona.

Lo spezzanese Signorelli chiamato a rilanciare la Neurochirurgia nel Sud

SPEZZANO ALBANESE (CS) – La neurochirurgia al Sud prova a ripartire da un calabrese doc, di origini arbëreshe (di Spezzano Albanese), che da pochi mesi, al Policlinico di Bari, dirige l'Uoc di Neurochirurgia e la relativa scuola. Parliamo di Francesco Signorelli, professore associato presso l'università del capoluogo pugliese che, nonostante la sua giovane età (poco più che 50enne), vanta un'esperienza internazionale non indifferente.
Umile e motivato, Signorelli apre le porte del “suo mondo” per far conoscere tutta la grinta impiegata al fine di far ripartire un importante reparto che, sin da subito, si pone l'obiettivo di diventare punto di riferimento per la Sanità del Sud.

Una donazione in nome dell'Ispettore Fusca per il Progetto AsCoLTO

SPEZZANO ALBANESE – Nei giorni scorsi l'associazione AsCoLTO di Spezzano Albanese, che si occupa dei servizi logistici per i malati oncologici, ha ricevuto una cospicua donazione. Protagonista del gesto è stata la Jonia Editrice, diretta dal già prorettore Unical Giuseppe Trebisacce, che con la vendita del suo libro “Il Viaggiator Cortese – L'itinerario intellettuale e umano di Francesco Fusca” ha voluto sostenere il sodalizio arbëresh in nome e per conto del compianto Ispettore Fusca.

Un arresto a Roggiano per sfruttamento di extracomunitari

ROGGIANO GRAVINA - nota stampa - Lavoratori extracomunitari richiedenti asilo politico ed ospiti nel territorio di Roggiano Gravina, sottoposti a turni di 9 ore e pagati giornalmente 20 euro, senza alcun rispetto delle norme di sicurezza ed in assenza di regolare contratto. E’ quanto scoperto dai militari della Stazione Carabinieri di Roggiano Gravina, che hanno arrestato un imprenditore agricolo, A.L. 44enne, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Cosenza per i reati di “intermediazione illecita” e “sfruttamento del lavoro”.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza, sono state avviate dai militari della Stazione Carabinieri a seguito di segnalazioni sulla presunta presenza di un c.d. “caporale” che impiegava nel proprio fondo agricolo lavoratori stranieri, approfittando dello stato di bisogno in cui versavano, per sottoporli a condizioni di illecito sfruttamento senza neppure un contratto di assunzione. Partendo da tali elementi, i militari hanno proceduto ad effettuare mirati servizi di osservazione in alcuni terreni siti nel Comune di San Marco Argentano che, in un arco temporale compreso tra il mese di settembre dello scorso anno ed agosto 2018, hanno consentito di dare un nome ed un volto al “caporale”, accertando che era solito prelevare quotidianamente diversi extracomunitari da un Centro di Accoglienza Straordinaria di Roggiano Gravina e condurli presso un fondo ubicato nel territorio di San Marco Argentano, ove venivano sistematicamente impiegati quali braccianti agricoli nella raccolta di ortaggi. Attraverso videoriprese i Carabinieri sono riusciti a documentare le pesanti giornate lavorative degli extracomunitari, come confermato dalle dichiarazioni precise, dettagliate e convergenti successivamente rese dagli stessi (provenienti dal Gambia, dal Bangladesh e dal Senegal):  prelevati all’alba, intorno alle ore 05.00, da un furgone condotto dall’imprenditore, affluivano sui terreni coltivati ad ortaggi ove prestavano la loro attività lavorativa ininterrottamente fino a 9 ore – orientativamente dalle 06.30 alle 15.30 – in un contesto lavorativo assolutamente degradante. Le condizioni di lavoro imposte dal “padrone” – in palese difformità dalle minimali regole dei contratti collettivi nazionali – contemplavano soltanto una pausa di appena 30 minuti (nel caso gli immigrati avessero voluto consumare cibi portati al seguito), senza mettere a disposizione degli “sfruttati” acqua per rifocillarsi ed in assenza di luoghi idonei per ripararsi dal caldo o per soddisfare le proprie esigenze fisiologiche. A fronte di così gravose condizioni di lavoro la retribuzione concordata era di appena 20 euro giornaliere, del tutto sproporzionata rispetto alla quantità ed alla qualità del lavoro prestato, a riprova dell’opera di sfruttamento posta in essere in danno dei lavoratori stranieri. Nel medesimo contesto investigativo, i Carabinieri hanno anche potuto ricostruire un tentativo di deviare il corso delle indagini da parte dell’odierno arrestato, il quale, in diversi approcci con gli extracomunitari, aveva provato a condizionarne i racconti al fine di alleggerire le proprie responsabilità. I gravi fatti portati alla luce dimostrano, ancora una volta, lo straordinario impegno e la particolare determinazione con cui i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, operano per contrastare il triste fenomeno del “caporalato”, conducendo un’intensa azione a difesa dei lavoratori coinvolti e di quelle aziende oneste, che indirettamente vengono danneggiate da operatori economici che non esitano a lucrare e fare cassa sulle spalle delle persone più deboli.

Ordigno bellico inesploso a Firmo. Il sindaco ordina l'interdizione all'area

FIRMO – Con l'ordinanza 11 di oggi 2 ottobre il sindaco di Firmo, Gennarino Russo, emana l'interdizione di un'area per la presenza di un ordigno bellico inesploso. La scoperta è stata fatta nella località di Contrada Chiuse all'interno del perimetro di un terreno agricolo privato. Allertate le autorità competenti, il primo cittadino ha ritenuto necessario ed urgente, “a tutela della incolumità delle persone”, interdire l'area a tutte le persone non autorizzate, per un raggio di 500metri dal punto di rilevamento dell'ordigno, vietando altresì il transito a veicoli e pedoni lungo la strada di C.da Chiuse fino al termine delle operazioni di disinnesco dell'ordigno.

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