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Lavori sul 3° Megalotto della Ss 106 ancora fermi. Cresce la preoccupazione In evidenza

Lavori sul 3° Megalotto della Ss 106 ancora fermi. Cresce la preoccupazione

JONIO - Lo scorso 6 maggio le Federazioni territoriali delle costruzioni di Cgil-Cisl-Uil, promossero, a Roseto Capo Spulico, una manifestazione di protesta per sollecitare l’avvio dei lavori del 3° Megalotto della statale 106 che, nonostante i proclami del presidente del Consiglio, Matteo Renzi sul loro avvio entro luglio, esternati durante la visita a Mormanno ai cantieri della Salerno – Reggio Calabria, sono tutt’altro che prossimi. In occasione della manifestazione di protesta, i sindacati assunsero l’impegno di promuovere una forte mobilitazione nel caso in cui, al primo luglio, non fossero partiti i lavori per il 3° Megalotto della S.S.106 o in mancanza di una data certa per l’avvio dei cantieri.

Ciò, dissero i sindacati,  “per rilanciare il territorio dando una risposta concreta sia a tutti i lavoratori impegnati nei grandi cantieri, ormai al termine, sia ai tanti giovani e disoccupati che con l’avvio del 3° Megalotto potrebbero trovare occupazione”. Quanto avvenuto nel corso della manifestazione sindacale del 6 maggio scorso, viene ricordato dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, presieduta dall’ingegnere Fabio Pugliese che rende noto, rammaricandosene, che “il primo luglio non partirà nessun cantiere”.  La certezza dell’Associazione presieduta da Pugliese viene da informazioni ministeriali assunte e, secondo le quali, “il progetto è ancora impantanato nelle pastoie burocratiche del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, nella totale indifferenza della classe politica calabrese e del Governo”. “Non sarà possibile a nessuno – scrive in una nota Pugliese -, neanche il primo di luglio prossimo, poter definire una data certa per l’avvio dei cantieri per la Nuova S.S.106 nell’alto jonio cosentino”. E, spiega, che ciò non sarà possibile in quanto “il Consiglio Superiore dei lavori pubblici il prossimo 24 giugno esprimerà dei pareri su una serie di opere ma, purtroppo, tra queste non c’è il 3° Megalotto della S.S.106”. E l’Associazione evidenzia che “l’ennesima promessa del Premier Matteo Renzi è stata tradita ed è stato offeso e mortificato, ancora una volta, il popolo calabrese”. Da qui l’appello che l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rivolge ai sindacati Cgil-Cisl-Uil affinché venga mantenuto l’impegno assunto a Roseto e venga avviata, al più presto, una forte mobilitazione che trasformi la cosi detta “strada della morte in  strada del lavoro, dello sviluppo, della legalità, della sicurezza dei cittadini, del rilancio dell’ agricoltura e del turismo”. Una mobilitazione, si augura Pugliese, che veda la presenza delle Segreterie Nazionali di Fillea-Filca-Feneal oltre al Governo Regionale, ai sindaci, alle associazioni ed ai cittadini affinché sia finalmente avviata un’opera che la Calabria è stanca di aspettare”. Stanchezza di un’attesa dovuta alla lentezza della burocrazia, che da anni fa giacere più di un miliardo di euro nelle casse dello Stato, oltre che “dal totale disinteresse della politica calabrese”. “Dal sindacato – conclude l’Associazione - ci aspettiamo azioni forti, decisioni importanti e chiare, di coraggio e di rottura contro chi non vuol capire che il diritto alla vita, al progresso ed allo sviluppo non può morire sulla S.S.106”.

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