Nel corso della serata, dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco Stefano Mascaro, sono state presentate le due pubblicazioni in memoria del compianto giornalista rossanese Pier Emilio Acri. “Fotostoria” di Mario Massoni e Gino Campana e “La Memoria è vita” a cura del Prof. Salvatore Bugliaro. In seguito, poi, si è dato vita al convegno dal titolo: “Il Giornalismo che Verrà” che è servito anche come corso di formazione obbligatorio per i giornalisti del territorio e non solo. Al termine dell'incontro-dibattito, moderato dalla giornalista Anna Russo (Consigliere nazionale della Fnsi), si è proceduto alla cerimonia di premiazione con l'assegnazione del primo Premio Giornalistico, intitolato alla memoria di Pier Emilio Acri, al noto giornalista e saggista Lorenzo Del Boca, laureato in filosofia e scienze politiche, che è stato Presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti dal 2001 al 2010. La sua carriera professionale è iniziata alla Stampa, nella redazione di Novara; nel 1979 si è trasferito a Torino nella redazione di cronaca di Stampa Sera. In questa veste ha concentrato la propria attività sugli eventi connessi al terrorismo. Dal 1996 è Presidente della FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) fino all'elezione a Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei giornalisti nel 2001. La sua occupazione di scrittore si è incentrata in particolare sul periodo risorgimentale con la pubblicazione di due saggi: Maledetti Savoia del 1998 e Indietro Savoia. Attualmente svolge l'attività di storico e saggista. Del Boca, subito dopo la premiazione, ha voluto ringraziare Cosimo Bruno e l'intero direttivo del Circolo della Stampa “Pollino-Sibaritide” per l'assegnazione del Premio Giornalistico in memoria del compianto Pier Emilio Acri. Tante le testimonianze, durante l'interessante incontro-dibattito, in cui si è voluto ricordare la figura, a distanza di due anni dalla sua scomparsa, di un archivista di Stato con la grande passione per il giornalismo di qualità. Un uomo di cultura tra i più operosi nel territorio, come confermano le numerose pubblicazioni che ha lasciato, grazie al suo impegno nel documentare, attraverso una serie di articoli, le diverse vicende del luogo dove viveva ed operava da anni: Rossano.