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Gagliardi a Volterra per la fusione dei piccoli comuni: "Si faccia un referendum"

Il sindaco Gagliardi a Volterra Il sindaco Gagliardi a Volterra
Agos

SARACENA – (Comunicato stampa) La fusione dei comuni sotto i 5 mila abitanti non può essere imposta dal Governo Nazionale. Deve essere rispettata la volontà dei cittadini, da consultare attraverso referendum. Molti sindaci del Partito Democratico, pur condividendo il senso di questa contestazione e di questa protesta nazionale, subiscono purtroppo pressioni e condizionamenti. È per questo motivo che molti comuni calabresi non hanno partecipato alla giornata dell’ORGOGLIO COMUNE a VOLTERRA (Pisa), promossa dal Primo Cittadino Marco BUSELLI.

È quanto denuncia il Sindaco Mario Albino GAGLIARDI intervenuto, unico comune calabrese presente, alla manifestazione in Toscana lo scorso sabato 12 marzo, in qualità di membro del direttivo dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia (Anpci) e di Sindaco di Saracena.
Mantenere l’identità dei territori e realizzare un nuovo piano di riorganizzazione delle aree interne per non consegnare pezzi d’Italia all’abbandono.
È quanto chiedono i 106 sindaci sopraggiunti nel comune toscano da tutta Italia approvando un documento contrario alle fusioni ed a favore delle autonomie locali e del mantenimento dei piccoli comuni sui territori.
Il documento firmato all’unanimità – fa sapere GAGLIARDI, tra i firmatari – è per dire no alle fusioni obbligatorie imposte per legge come prevede una proposta di legge che giace in commissione affari istituzionali della Camera dei Deputati.
Da Nord a Sud passando per le isole, sono state circa 300 le persone che hanno sfilato per le strade di Volterra. A sostenere la battaglia dei sindaci c’erano anche i rappresentanti delle associazioni dei Piccoli Comuni, dei Comuni dimenticati, di quelli virtuosi, dei comuni montani e delle isole minori.

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