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Liste civiche diffidano Vico che risponde: "Bastava una telefonata" In evidenza

Liste civiche diffidano Vico che risponde: "Bastava una telefonata"

CASTROVILLARI – (Comunicato stampa) «Sulla vicenda dei lavoratori Femotet l’amministrazione comunale ha fatto calare il sipario, nonostante noi Consiglieri delle liste civiche di Solidarietà & Partecipazione, avessimo manifestato la necessità e l’opportunità di discutere della questione in un confronto aperto alle parti sindacali, datoriali ed alla città, in un apposito Consiglio comunale». Lo scrivono in una nota i Consiglieri comunali delle liste civiche di Solidarietà & Partecipazione Maria Antonietta Guaragna, Ferdinando Laghi e Giuseppe Santagada che aggiungono: «Nell’indifferenza degli organi preposti siamo stati costretti, in data 5.1.2017, a presentare una formale richiesta di convocazione del Consiglio comunale, sottoscritta nel rispetto della normativa in materia, dai Consiglieri Santagada, Laghi, e Guaragna.
Inopinatamente, per tutta risposta, il Presidente del Consiglio dott. Piero Vico, il 13.01.2017, ci ha comunicato che “non sussiste il quorum prescritto (un quinto dei consiglieri assegnati), essendo la stessa sottoscritta solo da tre consiglieri”.

Tale risibile motivazione dimostra, ove vi fosse ulteriore necessità di conferma, la volontà di non affrontare la vicenda da parte dell’amministrazione a guida Lo Polito. Tale atteggiamento evidenzia, ancora una volta, che la funzione svolta dal Presidente del Consiglio non è improntata né alla neutralità né alla garanzia dell’Organo che presiede, ma risponde esclusivamente alle distorte logiche della maggioranza che lo ha eletto.
Alla luce di quanto accaduto siamo stati costretti, e ne avremmo fatto sicuramente a meno, a diffidare il Presidente del Consiglio, dott. Piero Vico, ad evadere la richiesta di convocazione del Consiglio presentata in data 5.1.2017, e a darne comunicazione al Prefetto della Provincia di Cosenza perché provveda, in caso di ulteriore inerzia, a convocare d’imperio il Consiglio Comunale, poiché, per la valida e legittima richiesta di convocazione dell’Assise Cittadina è sufficiente la richiesta da parte di tre Consiglieri Comunali, ossia 1/5 dei Consiglieri del Comune di Castrovillari, che è pari a 3,2 (16 Consiglieri diviso 5), dovendosi poi, come è notorio, arrotondare per difetto la cifra decimale.
Quanto accaduto conferma che la politica degli annunci della tanto declamata pacificazione non si traduce in atti concreti neanche quando si vuole discutere delle sorti di 36 famiglie di Castrovillari, e pur di nascondere la testa sotto la sabbia si arriva a negare i diritti dei Consiglieri di minoranza».
Di contro il presidente Piero Vico ha precisato: «In riferimento alla diffida pervenuta da parte dei consiglieri comunali Giuseppe Santagada, Maria Antonietta Guaragna e Ferdinando Laghi del 17 gennaio 2017 si fa presente che la richiesta di Consiglio comunale sulla questione Femotet non era stata accettata in quanto, a norma degli articoli 43 e 39 comma 2 del D. Lgs del 267/2000 e dell’articolo 19 del vigente regolamento interno per la funzione deliberante del Consiglio comunale, si riteneva la non sussistenza del quorum prescritto (un quinto dei consiglieri assegnati).
Nella stessa risposta si precisava peraltro che, pur ritenendo l’insussistenza del numero necessario “ove le SS.LL. ritengano di dover comunque procedere alla discussione nel Consiglio, stante la tematica evidenziata, sarà opportunamente convocata la riunione dei capigruppo”.
Si precisa, inoltre, che nei riferimenti ai pareri e alla giurisprudenza, citati nella diffida, sembra non ravvisarsi l’obbligatorietà della convocazione del Consiglio.
Comunque, si è proceduto alla convocazione della riunione dei capigruppo per come già precedentemente indicato nella mia missiva protocollo 769/2017.
In ogni modo e atteso che questa presidenza ha cercato di essere sempre attenta alle richieste dei Consiglieri comunali, sarebbe bastata una semplice telefonata dei richiedenti il Consiglio per convocare la riunione dei capigruppo».

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