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Domenica 15 gennaio all’auditorium di Morano Calabro Aprustum porta in scena “Caviale e lenticchie”

Domenica 15 gennaio all’auditorium di Morano Calabro Aprustum porta in scena “Caviale e lenticchie”
Agos

MORANO – (Comunicato stampa) Dopo il grande successo riscosso al Sybaris di Castrovillari la compagnia Aprustum mette in scena “Caviale e lenticchie” all’auditorium di Morano Calabro. In programma per domenica 15 gennaio alle 18,30 lo spettacolo è inserito nel ricco cartellone della XVI Rassegna di TeatroMusica, ideata ed organizzata da L’Allegra Ribalta. “Caviale e lenticchie”, tre atti di Scarnicci e Tarabusi, per la regia di Casimiro Gatto e cavallo di battaglia del grande Nino Taranto, è una commedia d'intreccio, leggera e brillante dove la trama, che ha la verve tipica della farsa napoletana, assume via via i contorni del giallo. Il titolo è metafora di una condizione sociale nell’Italia degli anni cinquanta, gli anni cosiddetti della ripresa ma dove di fatto ancora regna una assai netta divisione in classi.

Da sempre, sulle tavole del palcoscenico servi, buffoni e pitocchi hanno avuto la medesima dignità di re, eroi e condottieri e di questa festante stirpe sono evidentemente eredi gli strampalati protagonisti di “Caviale e lenticchie”, componenti della famiglia Lamanna. Una famiglia popolare cui le ingegnose ribalderie di Liborio, il capofamiglia, regalano ogni giorno più sogni che denari. Di professione Liborio fa l’ospite, l’invitato ma abusivo, intrufolato. Partecipa a battesimi, prime comunioni, matrimoni, dove c’è da mangiare lui c’è. Gradisce, incarta e porta a casa cibo, bevande, dolci, confetti; poi rivende tutto. È conosciutissimo tra i vip, per tutti è il Commendatore, bravo e buono di cuore. Fa molta beneficenza: ma con i soldi degli altri. Fino a decidere di aiutare una famiglia veramente bisognosa: la propria. Gli autori Scarnicci e Tarabusi, due maestri del nostro teatro leggero e di rivista, riescono a creare sulla sua figura una storia di inganni e sotterfugi, scambiando i ruoli familiari, beffando ricchi o presunti tali che tacitano la coscienza dedicandosi a qualche sprazzo di cristiana carità. Dispensando ininterrottamente comicità ed emozioni, mescolando teatro e vita. Scritta nel 1956 la commedia è stata rappresentata un po’ ovunque e tradotta in molte lingue, dall’inglese al francese, sino al russo e al giapponese. Scarnicci e Tarabusi hanno firmato - sempre rigorosamente in coppia - dozzine di trasmissioni per la tv e per la radio. Oltre che per Tognazzi e Vianello, hanno scritto testi per Carlo Dapporto, Nino Taranto, Macario, Lauretta Masiero e tanti altri. Sul palcoscenico dell’auditorium “M. Troisi” ci saranno Martina Aloisio, Fedele Battipede, Francesca Bonifati, Antonio De Biase, Filomena De Tommaso, Luca Donadio, Ivan Donadio, Domenico Donato, Luana Fazio, Luigi Grisolia, Rosanna Guaragna, Gabriele Pacenza, Claudio Scriva e Lucrezia Zaccaro. Con scene e luci di Andrea Magnelli. Si consiglia la prenotazione presso “Au Rendez Vous” in via Maddalena a Morano Calabro.

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