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Cala il sipario sulla XV edizione della Festa della bandiera

Cala il sipario sulla XV edizione della Festa della bandiera

MORANO – È un giudizio positivo quello che gli amministratori moranesi consegnano ai media. Un intervento che analizza i risultati e guarda alle prospettive future. Ma non è privo di talune significative considerazioni sugli aspetti logistici che hanno caratterizzato la Festa.
Iniziamo dalle ragioni, fondamentalmente due, per le quali l’esecutivo non ha inteso rinunciare all’edizione 2017, tenendo, peraltro, fede agli impegni assunti nel mese di luglio, quando ne annunciò il differimento ad altra data. «La prima afferisce alla continuità: non abbiamo ritenuto conveniente interromperla – affermano gli amministratori – dal momento che la successione ordinata costituisce punteggio per la richiesta di eventuali finanziamenti esterni.

La seconda, invece, è strettamente legata al contributo economico pervenutoci dal Parco Nazionale del Pollino e finalizzato esclusivamente all’organizzazione della kermesse. Finanziamento che sarebbe andato disperso se la tradizionale ricorrenza fosse stata soppressa. Qualcuno parla di débâcle – proseguono da Palazzo di Città. Ma l’unico vero fallimento che noi riconosciamo è quello di chi pur parlando molto non ha inteso partecipare. Non è previsto in nessun protocollo, accordo o consuetudine che debba essere l’Amministrazione a coordinare dal punto di vista pratico la Festa. Ci siamo trovati in questa particolare situazione a causa del venir meno degli organizzatori storici, nonostante siano stati tutti preventivamente interpellati. Semmai ci fosse stato, questo e non altro è il fallimento. Tuttavia noi non riteniamo affatto che sia stato un fallimento. Perché lo scopo principale di questo, come di altri avvenimenti di rilievo, non è ristretto e limitato al solo aspetto scenografico e teatrale, sebbene importante, ma riguarda diversi altri fattori contingenti, questi sì, dovere imprescindibile di un sindaco e dei suoi collaboratori. Ci riferiamo alla possibilità di promuovere l’immagine e far conoscere il borgo e portarlo all’attenzione nazionale. Non a caso sono stati censiti visitatori giunti da diverse città d’Italia. E non possiamo non sottolineare come per la prima volta nella storia della Festa della Bandiera sia stato presente in loco il Governo italiano, rappresentato dal sottosegretario allo sviluppo economico, Antonio Gentile, che non solo ha mostrato di gradire e apprezzare, ma ha pure assunto degli impegni precisi per valorizzare Morano e le sue straordinarie bellezze paesaggistiche, naturalistiche e culturali. Così come, parimenti, hanno fatto le altre istituzioni nostre ospiti: Parco del Pollino, Regione Calabria, Provincia di Cosenza e vari Comuni. Insomma, crediamo che tutti gli obiettivi per cui l’Ente promuove la manifestazione siano stati conseguiti pienamente».
Fin qui l’analisi di ciò che è stato. Per il futuro l’esecutivo ribadisce in modo netto quanto dichiarato ufficialmente giorni fa. Ovvero: che «l’Amministrazione è aperta a qualsiasi soluzione, affinché, chi lo voglia, chiunque esso sia, vecchi e/o nuovi volti, possa mettersi in gioco. Sia chiaro sin d’ora, però, che l’evento dovrà essere organizzato secondo il modello, rivelatosi virtuoso e funzionale a tutti i livelli, della gara automobilistica Morano/Campotenese, che tante soddisfazioni ha dato al territorio l’estate scorsa». In altri termini, «negli anni a venire non ci sarà più un impegno diretto del Comune nella Festa della bandiera».
«Vogliamo ringraziare di cuore – terminano gli amministratori – quanti, nessuno escluso, hanno dato l’anima perché la manifestazione si tenesse: da alcuni del gruppo storico ad altri soggetti, giovani e adulti, che hanno compreso il valore dell’iniziativa e si sono prodigati in prima persona, lavorando per giorni senza sosta affinché tutto riuscisse nel miglior modo possibile».

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