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Sfiducia ad Occhiuto, il punto di vista di Verta

Sfiducia ad Occhiuto, il punto di vista di Verta
Agos

COSENZA - «Quando ci sono delle fratture in un partito, ci sono sempre delle corresponsabilità. La colpa non è mai solo di una persona». Il coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani, Williams Verta, molto legato all'ex presidente del consiglio comunale di Cosenza Luca Morrone, ha le idee chiare e, soprattutto, dopo il “crollo” dell'ex sindaco, non si nasconde. «Personalmente - ammette - non ho condiviso la scelta di sfiduciare Mario Occhiuto, però allo stesso tempo bisogna rimboccarsi le maniche e andare avanti. Non sono abituato a piangere sul latte versato». Poi, sull'operato dello stesso Occhiuto osserva: «In quasi cinque anni di lavoro è stato positivo. Siamo riusciti ad ottenere un sacco di risultati.

Tutti gli amministratori che hanno operato fino a pochi giorni fa, hanno svolto un lavoro egregio e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Quando si amministra non tutti la pensano allo stesso modo. Sono state fatte anche scelte discutibili. Io, ad esempio, sulla questione ospedale la penso in modo totalmente differente. Sono a favore di una nuova struttura, un centro all’avanguardia, che si potrebbe realizzare a Vaglio Lise oppure in altri siti. Non per questo voglio essere additato come seguace del presidente della regione Mario Oliverio. Per me le buone idee non hanno colore politico».
Cosa ne pensa dell’addio a FI dell’ex presidente del consiglio Morrone?
«Non tocca a me giudicare: al riguardo si sono già espressi i vertici regionali del partito. Certo auspicavo un finale diverso. Sicuramente questa perdita indebolisce il partito. Da parte mia, sono abituato a divedere l’aspetto politico dai rapporti personali: l’amicizia rimane.  Non è positivo perdere pezzi strada facendo: politici di valore del calibro di Fausto Orsomarso, Giacomo Mancini e Luca Morrone hanno deciso di intraprendere nuove strade. E nella nostra provincia il partito ne risentirà sicuramente».
Cosa pensa, invece, della riconferma di Giuseppe Graziano in consiglio regionale?
«E’ una notizia molto positiva. Gli ho fatto personalmente gli auguri, anche perché si sta rivelando un politico molto attento alle dinamiche territoriali e pronto a supportare i giovani in qualsiasi momento».
Come immagini il futuro di Forza Italia?
«Non credo affatto al voto di opinione. Piuttosto, bisogna lavorare sodo per radicare il più possibile il partito nella nostra regione. Purtroppo, ancora oggi i cittadini hanno un modo sbagliato di ragionare. Sento troppe volte, anche giovani, chiedere un lavoro in cambio del proprio voto. Questo trend negativo va cambiato. L’unico vero leader di Fi è Silvio Berlusconi. Una cosa che proprio non mi va giù? Nascondersi dietro un dito. Non bisogna vergognarsi di mostrare la propria bandiera: ecco perché ritengo corretto presentare liste di partito nelle grandi città come Cosenza. E, soprattutto, i giovani sono una risorsa, non un peso: vogliamo essere parte integrante del percorso di rinnovamento della classe dirigente».
Avete dei progetti in cantiere?
«Abbiamo lanciato un’importante iniziativa che si chiama “Forza Italia tra la gente”, articolata in dieci tappe, una delle quali presso l’Unical. Si tratta di un progetto molto importante per conoscere le varie problematiche territoriali e, allo stesso tempo, per avvicinare nuove persone al nostro movimento. Nel frattempo continueremo a portare avanti una ferrea opposizione al governo regionale, con azioni concrete, cercando di spronare il presidente Oliverio ad uscire da questa fase di letargo in cui riversa la Calabria».

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