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La questione dell'ex ospedale di San Marco arriva in Procura

 

SAN MARCO ARGENTANO - La questione della mancata riapertura dell’ex Ospedale “Pasteur” o perlomeno della sua riconversione in “Casa della Salute”, cosa di cui si parla da oltre dieci anni, arriva sul tavolo della Magistratura. L’iniziativa, firmata da quattro cittadini sammarchesi, è un esposto-denuncia rivolto al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale cosentino, ma anche al Ministro della Sanità, al Presidente della Regione Calabria, al Commissario ad acta per la sanità calabrese, ed al Prefetto di Cosenza.  

Esaro, la situazione Covid nel comprensorio

VALLE DELL’ESARO - Il numero delle vittime purtroppo è salito: con l’ottavo decesso che ha colpito Spezzano Albanese sono ora 27 in totale in questa zona per la seconda ondata del patogeno, oltre i 30 considerati anche quelli della primavera 2020. Nel conteggio c’è anche Altomonte che va ad aggiungersi ai quindici Comuni dell’ambito Esaro, il cui comune capofila è San Marco Argentano. Non si ferma purtroppo la virulenza di questi contagi dall'autunno scorso: a Roggiano ci sono state altre 6 persone scomparse, 3 a San Marco; 2 ad Altomonte, Cervicati, San Sosti e Sant’Agata d’Esaro, 1 a Malvito e Mongrassano.

Roggiano, la famiglia Limido dona un ritratto storico al Comune    

ROGGIANO GRAVINA - L’Amministrazione comunale a guida Salvatore De Maio ha mostrato - dal momento del suo insediamento - un “cambio di passo” per la storia roggianese.  Prova ne sono gli interessamenti per la Villa Romana di Larderia da parte dell’Unical, la collaborazione gratuita di studiosi ed esperti del settore sui molteplici giacimenti che ne hanno reso ricco il suo passato e le tante iniziative legate alla cultura. Sul solco già tracciato, è notizia delle scorse ore che proprio il primo cittadino roggianese ha ricevuto in dono dalla Famiglia Limido una riproduzione del ritratto di Ferdinando Balsano (1826-1869) eseguito probabilmente nel 1847 dal pittore roggianese Angelo Maria Mazzia (1823-1891). 

Roggiano, perpetua centenaria omaggiata dalla comunità

ROGGIANO GRAVINA - La “perpetua” centenaria. Nei giorni scorsi, ha compiuto il suo secolo di vita Erminia Turano, che ha trascorso ben 60 anni della sua esistenza accanto a ben tre parroci della comunità roggianese. E che per questo è stata omaggiata allo scoccare dell’ambito traguardo dalla comunità parrocchiale guidata da don Andrea Caglianone, da quella civile capeggiata dal sindaco Salvatore De Maio oltre che da una delegazione d’amici.

Malvito, due ai domiciliari e sei denunce per droga

MALVITO - I Carabinieri della locale Stazione , con il supporto dei colleghi delle Compagnie Carabinieri di San Marco Argentano e Castrovillari, ed ausilio di unità cinofila dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, hanno eseguito delle ordinanze di misure cautelari –due custodie cautelari presso il domicilio ed un divieto di dimora nel comune di residenza- emesse dal G.i.p. del Tribunale di Cosenza nei confronti di tre persone ritenute responsabili dei reati di detenzione e spaccio di stupefacenti nonché furti in abitazione. 

Roggiano, istituita una Commissione per Dante Alighieri

ROGGIANO GRAVINA - Istituita nella cittadina una commissione per le iniziative commemorative per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri. La stessa è composta dal sindaco Salvatore De Maio (presidente); dalla prof.ssa Amelia Perrone (assessore alla cultura) e da una serie d’esponenti di associazioni e scuole locali.

Cervicati, dubbi e confusione sulla campagna di vaccinazione

CERVICATI - "Cervicati è una ridente comunità della provincia di Cosenza con un centro storico suggestivo, alla quale sono legato. Appresi i disagi nella campagna vaccinale mi sono prontamente attivato chiedendo, tramite interrogazione a risposta scritta, al Presidente f.f. On. Spirlì e alla Giunta Regionale, per il tramite delle ASP territorialmente competenti, di avere immediatamente contezza sullo stato in essere della somministrazione dei vaccini, ed in particolar modo se sono stati rispettati i criteri sanciti nel piano regionale della campagna vaccinazioni con riferimento alle categorie fragili".

Mongrassano, 45enne investe e uccide il fratello

MONGRASSANO - S’è trasformata purtroppo in tragedia la furibonda lite scoppiata stamani tra due fratelli che, alla fine, ha visto purtroppo perire sull’asfalto uno dei due, 47 anni circa (P.M. le sue iniziali), congiunto del presunto assassino che l’avrebbe travolto con un’auto di grossa cilindrata.

Quest'ultimo, 45 anni (G. M.), si è dileguato poi a bordo di un altro veicolo e sulle sue tracce si sono messi i carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano coordinati dal capitano Oscar Caruso ed avvisati repentinamente del fatto di sangue avvenuto nel borgo arbëreshe a cavallo tra la valle dell’Esaro e quella del Crati. Secondo le prime indagini esperite dai militari dell’Arma che hanno nell’immediatezza avvisato la Procura della Repubblica di Cosenza, tra i due c’era acredine forse a causa di una presunta relazione amorosa con una nipote appena 22enne. Sembra che il presunto fratricida avrebbe minacciato la vittima da alcuni giorni - anche con colpi d'arma da fuoco - di non intromettersi in faccende familiari, ma stamattina sarebbe passato alle vie di fatto e dopo l’alterco si sarebbe infilato in macchina ed avrebbe prima travolto e poi schiacciato a più riprese con i pneumatici il corpo quasi inerme del congiunto rimasto a terra. Sulla dinamica precisa, comunque, sono in corso dettagliate indagini degli uomini della Benemerita giunti sul posto una volta allertati, di concerto con i magistrati della Procura cosentina. Un’altra pattuglia dei militari intervenuti è rimasta sul posto per gli accertamenti di rito ed il sequestro del mezzo con targa straniera con il quale è stato commesso il delitto, mentre purtroppo chi è rimasto non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Il sospettato, fratello di quello tragicamente perito, sarebbe conosciuto come una persona con un certo caratterino e alcune volte in passato avrebbe avuto problemi con la giustizia. Di professione fa l'allevatore di bestiame. Su tutti questi elementi stanno comunque lavorando gli inquirenti per addivenire al presunto movente omicida. La notizia ha lasciato attonita l’intera comunità che non si da spiegazioni del perché si sia arrivati a tanto. Tuttavia che chi “sussurra” che in molti sapevano e nessuno ha parlato. 

***AGGIORNAMENTO***

Più in dettaglio, attraverso articolate indagini sviluppate congiuntamente alla Compagnia Carabinieri di Cosenza, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, veniva accertato che la nipote maggiorenne della vittima, a seguito di alcuni dissidi familiari ormai incancrenitesi nel tempo, decideva di lasciare la casa ove viveva stabilmente con i propri genitori per trasferirsi dal Comune di residenza a Cosenza. Per realizzare tale progetto, la giovane chiedeva un passaggio allo zio, ma il padre della ragazza, casualmente in transito in quel frangente, nel notare la scena, rallentava la marcia del veicolo per chiedere spiegazioni su quanto stesse avvenendo. A questo punto, improvvisamente, l’uomo si scagliava con il veicolo contro il fratello, schiacciandolo con forza sul retro della macchina, per poi arrotarne più volte il corpo durante la manovra necessaria per allontanarsi dal luogo del delitto. Le grida d’aiuto della nipote attiravano l’attenzione dei vicini, tra i quali una dottoressa del 118 che prontamente intervenuta constatava l’immediato decesso della vittima. Nel frangente, venivano prontamente diramate le ricerche del fuggitivo, il quale veniva intercettato a Cosenza, a bordo di una seconda autovettura, una Lancia Y, dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia bruzia. Le indagini contestualmente sviluppate consentivano, anche attraverso l’escussione testimoniale di alcuni presenti all’accaduto, di ricostruire integralmente la dinamica degli eventi e di rinvenire l’auto Bmw M5 con targa tedesca, utilizzata dal fermato per consumare l’efferato omicidio, abbandonata nella località di Cavallerizzo Vecchia, a pochi km dal luogo del reato. Un primo parziale esame del veicolo in argomento evidenziava, inoltre, alcune tracce di sangue, opportunamente repertate da personale specializzato del Reparto Operativo di Cosenza, immediatamente intervenuto sulla scena del crimine. L’autore dell’insano gesto, dopo essere stato condotto presso gli Uffici del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza, veniva sottoposto a fermo d’indiziato di delitto per il reato di omicidio in attesa della conferma da parte dei Magistrati. 

Cervicati, il sindaco impedisce l’accesso ai consiglieri di minoranza

CERVICATI -  «In qualità di consigliere di minoranza in carica presso il comune di Cervicati, insieme al collega consigliere, Ivan Romania, mi  recavo in Comune per svolgere una attività concordata da tempo ed inoltre per le comuni attività di controllo sull'operato dell'Ente comunale. Al nostro arrivo la porta era chiusa ed un tirocinante, facente parte dell'ufficio di staff del sindaco, si affacciava da una finestra dicendo che avrebbe avvisato il sindaco, in quanto chi era sprovvisto di appuntamento non poteva avere accesso».

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