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Amico d'una vita, più non ti so...

Caro Enzo VITERITTI,
quella di Ferrara è stata, per Te, un’andata senza ritorno (3 marzo 2.013)!
Eppure, quando una Persona sta male, generalmente, va in ospedale e qui, generalmente, la guariscono. E se ne torna… A casa, tra gli Amici e le Amiche, nei luoghi di vita, …
Per Te, non è stato così! La Tua è stata un’andata senza ritorno. Sei rimasto là, a Ferrara, città che Ti è sempre piaciuta, di cui elogiavi l’Ospitalità ‘nordica’, le sue dimensioni culturale e civile.

Sei rimasto là e più non sei tornato, anche se nella Chiesa di San Francesco di Corigliano centro, il 1° luglio, eri presentissimo e le lacrime e i fiori, e la parola dei tre preti (uno dei quali il mio alunno Alfredo Pisani) e la gente, dentro e fuori la Chiesa, si accalcava per stare con Te, vicino, l’ultima volta, per pensarTi ricordordarTi parlarTi… Ancora una volta.
Anch’io, come sai, Ti sono stato vicino, in Chiesa, alla Tua destra -con gli occhi Tuoi rivolti al gran Mistero, mentre Valeria, attònita, Ti guarda- e con Franco abbiamo ipotizzato, sottovoce e brevemente, un ultimo, monografico, numero de il serratore - Bimestrale di vita, storia, cultura e tradizioni di Corigliano e della Sibaritide… Il Cuore del Tuo cuore!
Ad oggi, la questione è aperta. Bisognerebbe che il gruppo dei Tuoi più stretti collaboratori si riunisse, ipotizzasse il n. 96 (anno 22°) e lo confezionasse. Un numero speciale, ovviamente, l’ultimo, tutto Tuo, dalla parte del cuore e della mente, della storia, della Cultura e della Civiltà. Ma, al momento non so: è così difficile mettere insieme le Persone, armonizzare gli intenti, realizzare, “alla Viteritti”, le volontà…
Il Mistero che mistèra mi vòrtica, oggi, la testa, mi agita il cervello… Penna e intelligenza sono, oggi, un tuttuno. Sorella Morte sconfigge la Vita, ma la Poesìa, sempre consapevole, le esalta le celebra le onora. Si può far altro? Si può osare di più?
La scrittura, oggi, è sangue! È sangue più che mai. E come il sangue che sgorga purifica acquieta, essa, oggi, conduce alla Sintesi. Alla Sintesi delle sintesi. Con HEGEL e oltre.
La Morte e la Vita sono sorelle. Siamesi. E tra di loro, caro Enzo, i Cent’anni di solitudine di Gabriel García MÁRQUEZ ovvero il Sogno di una notte di mezza estate di William SHAKESPEARE ovvero Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo CALVINO… E più non dico!
La serie dei ‘più’.
Più non passeggeremo, di domenica, davanti al Mare di Schiavonea con Pino e Gaetano e Riccardo…
Più non brinderemo “alla salute”, che è “numero uno” nella scala dei Valori umani, al nostro bar preferito, “al babà” dello Scalo di Corigliano.
Più non parleremo del ‘prossimo’ numero del serratore, ché non uscirà più e se dovesse uscire non sarebbe più lo stesso, evidentemente.
Più non parleremo della ‘Tua’ Corigliano che Ti stava tanto a cuore e della quale, quando ne parlavi, Ti brillavano gli occhi d’Amore: non parleremo della sua infelice Politica, del suo degrado, ahimé!, socio-culturale tout court. Politica per Te era parola con la P grande, perché era servizio nobile dalla parte dei più, per le Cittadine e i Cittadini di tutta la città, del Territorio della Sibaritide e oltre, della Calabria…
Più non uscirà il serratore e c’è chi ancora lo cerca nelle edicole… Chi me ne parla ancora per le strade e chi, ahimé!, ancora me lo richiede…
La Tua regìa de il serratore, sobria appassionata gelosa, ha fatto del bimestrale una bandiera di studi antropologici e di produzione culturale, una bandiera rosso-bianco-verde che sventola e illumina la Storia. La micro-Storia, in particolare, che è fondamentale per la comprensione l’intelligenza la scrittura della macro-Storia. Quella Storia che è stata scritta (e ancora oggi è così!) dai vincitori di turno del Pianeta: dai pochi per/contro i molti, per/contro i più: per/contro i tanti Gianni figli di nessuno; e per/a favore dei pochi Pierino figli di qualcuno…
E don Lorenzo MILANI denunciava (già negli anni Sessanta del secolo scorso) e oggi ancora, amaramente, ce lo ricorda e ci umilia: «Milioni di ragazzi aspettano d’essere fatti eguali. Timidi come me, cretini come Sandro, svogliati come Gianni. Il meglio dell’umanità».
E la ricerca già tace… E il mondo già muore nel chiacchiericcio àtono, nel vociare vuoto e fastidioso di questi anni noiosi liquidi disorientati, falsamente progressivi nonostante le apparenze…
L’ultima ‘cosa’ che abbiamo fatto insieme è stata l’intervista al ‘Provveditore’ di Cosenza. Ci tenevi tanto. Me ne hai parlato più volte. Ti stava a cuore. I titoli: Intervista a Francesco Fusca, nuovo dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale - Uno sguardo all’interno del grande pianeta della scuola cosentina
E così, un giorno, il 4 febbraio 2.013, Tu Pino Marasco e io, siamo andati a Cosenza, nel mio Ufficio, in Corso Telesio.
Abbiamo bevuto prima un caffè nello storico noto mitico “Caffè Renzelli”. Avete visitato, poi, i ‘reparti’ e parlato, Tu e Pino, con Guglielmo e con altri miei collaboratori. Cercavate notizie informazioni dati, per l’intervista che volevate fare e che Marasco ha realizzato. Che è uscita sul n. 95/2013, gennaio/febbr., de il serratore. L’ultimo numero. Nostro numero. Le foto le hai scattate Tu. Anche quella che hai voluto pubblicare e che mi ritrae seduto nell’Ufficio, con le Bandiere tricolore e azzurra, con a lato Giorgio NAPOLITANO e la Croce del Dolore e della Speranza…
Eri bravo! Indubbiamente… La Tua regìa, direttiva e superba, autorevole! Sempre perfetta indubitabile profonda. Con “mano di ferro in guanto di velluto” si può dipingere e sintetizzare la Tua Personalità e la Tua azione politica nel mondo sociale e civile di Corigliano C., Calabria e oltre.
I Tuoi detrattori e i gambizzatori del Tuo serratore non sono mai mancati; ma, il mondo è andato avanti e andrà sempre così. L’importante è fare e fare dalla parte dei Valori… Di vili invidiosi gelosi, la mamma è stata ed è… sempre incinta! Funziona così. Ma, noi lo sappiamo e agiamo di conseguenza: dalla parte dei Valori socialmente, universalmente condivisi.
Pino è stato magistrale! Poche pennellate colorate scritte, per cogliere il cuore dei temi e dei problemi della Politica scolastica cosentina calabrese italiana.
Caro Enzo, questa lettera l’ho scritta a modo mio… ConoscendoTi, sono sicuro che la gradirai, che Ti piacerà.
Ciao. Grazie per tutto quello che mi hai dato, mentre continuo a pensare, sconsolato, che
Andata senza ritorno
Fu il Tuo viaggio a Ferrara,
In Primavera…
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