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CALCIO - Promozione, si torna a parlare del progetto comprensoriale Esaro

Accordo, Quintieri e Masellis sono i più propensi alla squadra comprensoriale Accordo, Quintieri e Masellis sono i più propensi alla squadra comprensoriale
Agos

SANT’AGATA D’ESARO - E' ancora fattibile il progetto comprensoriale dell'Esaro per riportare una squadra territoriale in Eccellenza? 

Se n'è parlato nei giorni scorsi a San Sosti, dove il presidente del Real Sant'Agata, Stefano Quintieri, ha incontrato alcuni imprenditori locali che starebbero lavorando per trovare la “sinergia” giusta e far decollare il progetto. Entro la prima decade di giugno il possibile esito. Intanto, se il tutto finirà in un accordo la squadra di Promozione, oggi Real Sant'Agata, dovrebbe giocare sul terreno del “Docimo” di San Sosti, la cui gestione è stata rilevata dalla Sportime del presidente Angelo Masellis per un quinquennio e che ha visto lo stesso apportare già delle migliorie non indifferenti alla struttura. Altre se ne potrebbero aggiungere, poichè oltre alla Promozione, c'è la Juniores su cui puntare per garantire un serbatoio di under alla prima squadra senza trascurare tutta la trafila giovanile. I nomi che potrebbero dar vita ad un sodalizio “allargato” sono ancora top secret e si sapranno a tempo debito. Certo, l'asse Quintieri - Masellis è quello più proponibile in attesa che altri aderiscano appieno al progetto. Lo stesso, lungimirante e dispendioso, già esternato nell’estate 2020 da Stefano Quintieri, presidente del Real Sant’Agata è ancora possibile, sempre che prevalga il buon senso e la volontà di tutti.  Certo, il periodo sabbatico dopo la stagione quasi cancellata dal Covid, ha allungato i tempi ma ci sono ampi margini per recuperare. Non cambia quel “sogno” di riportare una squadra dell’Esaro in Eccellenza entro due anni e nel cassetto c’è quello della Serie D in un quinquennio. Il presidente Quintieri, che ha sancito il cambio di passo rilevando la squadra gialloblù quando è approdata in Promozione è l'elemento su cui ruota tutto il resto. E' necessario, però, trovare  delle direttive precise quali programmare con raziocinio, rispettare i ruoli e mettere il tutto “nero su bianco”, punti devvaro fondamentali in prospettiva stagionale 2021-22. Una cosa è certa: se si vuole ripartire bisogna subito programmare una stagione - quella 2021-22 - che, tra cali di contagi e vaccinazioni, non dovrebbe più avere tra i piedi lo spauracchio Covid.

 

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