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PROMOZIONE - Il Real Sant'Agata consegna il titolo sportivo al Comune

I dirigenti calcistici con - in mezzo - il sindaco Nocito I dirigenti calcistici con - in mezzo - il sindaco Nocito

SANT'AGATA D'ESARO - Stamani in Municipio il sindaco Mario Nocito ha ricevuto il presidente del Real Sant'Agata - Stefano Quintieri - ed alcuni membri del Direttivo (Marco Vaccaro e Francesco Guaglianone) per la consegna personale del titolo sportivo ancora in possesso, inerente la categoria “Promozione”.

La stessa società aveva già comunicato - tramite Pec - di «non avere intenzione di proseguire la sua attività agonistica per la stagione sportiva 2021-22». A margine dell'incontro il primo cittadino santagatese «considerato che si vogliono esperire tutti i tentativi possibili per cercare di dare un futuro al calcio santagatese, eventualmente prima delle scadenze previste dalla L.N.D. – Comitato Regionale Calabria per poter proseguire l’attività calcistica, ha invitato i cittadini, i Presidenti delle Associazioni locali, i Titolari di Esercizi pubblici e/o commerciali e tutti gli Sportivi che possano essere interessati ad avere ancora una squadra di calcio che possa rappresentare la nostra cittadina a partecipare ad un’assemblea pubblica che si terrà DOMENICA 18 LUGLIO ALLE ORE 21:00 nella Sala Consiliare del Comune. Colta, comunque, l'occasione per ringraziare quanti in questi anni hanno lavorato per questo progetto sportivo, con l'augurio di continuare a collaborare per il futuro calcistico santagatese. Volendo ripercorrere l'ultimo periodo, il Presidente Quintieri, primo dirigente a partire da luglio 2019, «si è visto “costretto” ad abbandonare il progetto per il quale si è personalmente speso insieme a tutti i dirigenti che gli sono rimasti a fianco non solo per preservare a Sant’Agata l’onore di avere il “titolo sportivo di maggiore importanza” del Comprensorio ovvero la PROMOZIONE calabrese, ma anche di ampliarlo insieme ad altre realtà del territorio, avendo come motivo principale quello di avere sempre Sant’Agata quale punto di riferimento». Tutti i tentativi messi in atto - anche con soggetti e realtà di paesi più grandi del nostro - sono andati a purtroppo vuoto, probabilmente perché ha prevalso lo spirito “campanilistico” rispetto a quello “unitario” che avrebbe dovuto imporsi anche alla luce dell’emergenza sanitaria ed economica che ha colpito la collettività in generale. A nulla sono valsi quindi gli “sforzi” della dirigenza e particolarmente del Presidente Quintieri di mettersi ancora “a disposizione” del calcio giocato del Comprensorio per far sì che, un domani, si potesse attuare un progetto lungimirante che avrebbe coinvolto l’intera Valle dell’Esaro. Quale “atto dovuto”, quindi, e prima di prendere qualsiasi decisione di rompere definitivamente le righe – come si sarebbe potuto fare – il presidente Quintieri ha ritenuto «“doveroso” da parte di tutti e del Consiglio direttivo rappresentato, di espletare l’ultimo ed estremo tentativo consegnando all’Ente Comune il “titolo sportivo” della F.C.D. Real Sant’Agata». In questo atto è racchiusa la volontà di dare al Comune l’opportunità di trovare le eventuali soluzioni necessarie e se possibile raccogliere la nostra eredità affinché il calcio - sotto la bandiera gialloblù - continui ad esistere nella nostra Comunità. Non sta alla dimissionaria dirigenza del Real Sant’Agata dare consigli all’Ente Comunale o trovare soluzioni immediate per far sì che non si disperda il “patrimonio calcistico” acquisito dall’estate 2014 ad oggi, che ha visto passare la F.C.D. Real Sant’Agata dalla Terza Categoria alla Promozione. Ciononostante, il presidente Quintieri e la Dirigenza uscente si augurano che si riesca a trovare “unità di intenti” e “voglia di compattarsi” attorno alla Società Sportiva che ha rappresentato un fiore all’occhiello di questa Comunità portandola a giocare - per la prima volta - su campi di mezza Regione. La consegna del titolo sportivo, quindi, è stata ritenuta l’unica alternativa possibile prima di pronunciare definitivamente la parola “addio al calcio giocato” e contestualmente alla bella favola che il Real Sant’Agata ha rappresentato fino ad oggi.

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