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CP3 contro tutte le leggi della fisica!

  • Chris Paul a quasi 36 anni di età non smette di stupire
CP3 contro tutte le leggi della fisica!
Agos

Gli Houston Rockets e gli Oklahoma City Thunder lo davano già per finito, essendo troppo vecchio per questa NBA dove bisogna dare sempre il massimo senza risparmiarsi mai, e lui in questi ultimi mesi sta smentendo le sue ex franchigie a suon di prestazioni da MVP. Di chi stiamo parlando? Dell’ormai 36enne Chris Paul, in arte CP3, che a Phoenix sta conoscendo una seconda giovinezza cestistica. Scordatevi i tempi in cui giocava a Houston in coppia con l’ingombrante Harden e faceva fatica a dispensare magie perché l’ex re dello step-back da 3 punti monopolizzava da solo la palla arancione, e scordatevi pure i tempi in cui giocava a Oklahoma e la dirigenza non vedeva l’ora di sbarazzarsene perché credeva fosse fisicamente non più al top. Chris Paul non è più quel playmaker “dimezzato” e un po' troppo sottovalutato, ma un signor playmaker, che grazie alla cura maniacale di ogni aspetto della sua preparazione atletica, dal riposo passando per l’alimentazione, a Phoenix sta convincendo tutti. Insieme a Booker, ala piccola e al tempo stesso guardia tiratrice con ampi margini di miglioramento, ha traghettato i Soli dell’Arizona verso i play-off, e non era certo scontato. Non era scontato perché è dalla stagione 2010-2011 che la franchigia di proprietà di Robert Sarver non partecipa ai play-off. E ora potrà farlo grazie a un CP3 in grande forma, che contro i New York Knicks è apparso insuperabile.

Puro show al Madison Square Garden

Contro gli inarrestabili Knicks, CP3 ha ricordato a tutti gli appassionati di pallacanestro che essere entrati nel 36° anno di età in fondo è solo un dettaglio trascurabile. La semplicità con cui a poco meno di 2 minuti dal termine del quarto quarto ha steso i Knicks, grazie a una bellissima tripla dagli 8 metri e a un tiro in allontanamento in totale disequilibrio, è un qualcosa di pazzesco, non certo per l’età ma per la trance agonistica che lo ha reso praticamente immarcabile. Con un Chris Paul così i Suns possono sognare un cammino play-off da assoluti protagonisti, e con loro possono sognare anche gli scommettitori che sulla schedina NBA non potranno non fare il nome dei Soli dell’Arizona. E onestamente sarebbe difficile non farlo vista la solidità di questi Phoenix Suns che non smettono mai di lottare, nemmeno quando sono in svantaggio. Contro i Knicks – va ricordato – sono stati sotto praticamente per tutta la gara, poi ci ha pensato CP3 a illuminare il Madison Square Garden e a regalare agli amanti del basket uno show fatto di giocate pazzesche, giocate pazzesche che vi abbiamo sopra raccontato.

Impatto sensazionale sui Suns

L’impatto di Chris Paul sui Phoenix Suns di questa stagione è stato a dir poco sensazionale, ma si è visto solo a partire dalla seconda parte della stagione; Chris Paul, prima di trasformare i Phoenix Suns da barzelletta dell’NBA ad avversaria temibile dei play-off di questa NBA, ha dovuto lavorare molto su sé stesso, e in particolare sui fondamentali. Sembra assurdo da dire visto che si sta pur sempre parlando di un veterano della lega, eppure CP3 per tornare ai massimi livelli è ripartito dal basso. E ripartendo dal basso ha trascinato con sé i compagni verso un secondo posto nella Western Conference che a inizio anno era impronosticabile. Un miracolo sportivo come tanti altri? Forse, ma senza CP3 o, meglio, senza questo CP3, che con le sue gesta da quasi 36enne sfida tutte le leggi della fisica, sarebbe stato impossibile.

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