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Roggiano, la famiglia Limido dona un ritratto storico al Comune    

La famiglia Limido dona il dipinto al sindaco De Maio, presente anche il dottore Turano La famiglia Limido dona il dipinto al sindaco De Maio, presente anche il dottore Turano
Agos

ROGGIANO GRAVINA - L’Amministrazione comunale a guida Salvatore De Maio ha mostrato - dal momento del suo insediamento - un “cambio di passo” per la storia roggianese.  Prova ne sono gli interessamenti per la Villa Romana di Larderia da parte dell’Unical, la collaborazione gratuita di studiosi ed esperti del settore sui molteplici giacimenti che ne hanno reso ricco il suo passato e le tante iniziative legate alla cultura. Sul solco già tracciato, è notizia delle scorse ore che proprio il primo cittadino roggianese ha ricevuto in dono dalla Famiglia Limido una riproduzione del ritratto di Ferdinando Balsano (1826-1869) eseguito probabilmente nel 1847 dal pittore roggianese Angelo Maria Mazzia (1823-1891). 

L’illustre personaggio roggianese fu prete, scrittore, filosofo e deputato al Parlamento Italiano quando era capitale Firenze, Lo stesso pittore, su commissione del sindaco d’allora Federico Balsano, avrebbe realizzato - nel medesimo anno - il ritratto di Gian Vincenzo Gravina (1664-1718), altro illustre personaggio di Roggiano Gravina, già esposto all'interno della casa municipale. Lo spaccato storico è stato ricordato da Ermanno Turano, consulente dei Servizi sociali comunali e cultore della storia locale che ha preso parte all’evento di consegna. Angelo Maria Mazzia, figlio del pittore Francesco, ebbe una formazione classica in Seminario. Con una borsa di studio si trasferì a Napoli frequentando anche un corso privato di disegno tenuto da Giuseppe Cammarano per poi vincere il concorso per accedere all'Accademia di belle arti, dove divenne allievo di Giuseppe Mancinelli, Costanzo Angelini e Camillo Guerra. Non a caso venne scelto sempre dal sindaco Balsano, fratello di Ferdinando, per onorare la memoria del famoso giurista e letterato, dell'illustre concittadino Giovanni Vincenzo Gravina, tra i fondatori dell'Arcadia. Il suffisso Gravina, nel secondo centenario della sua nascita, venne aggiunto al nome Rogiano, all’epoca con una sola g.

 

 

 

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