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Pericolo frana a Santa Maria, i cittadini in allarme per la stagione delle piogge In evidenza

Pericolo frana a Santa Maria, i cittadini in allarme per la stagione delle piogge

SPEZZANO ALBANESE – L'arrivo della stagione delle piogge mette in serio allarme i cittadini del rione Santa Maria di Spezzano Albanese. A tenere con il fiato sospeso alcuni abitanti di quella zona, da qualche anno ormai, è una parete franata nel 2010 proprio a causa delle abbondanti precipitazioni. In quella circostanza due cavalli persero la vita e solo il caso volle che l'episodio non si trasformasse in tragedia, considerato che proprio lì si trovava anche il giovane padrone degli animali, rimasto lievemente ferito.

Da allora, però, nonostante le ripetute sollecitazioni da parte dei cittadini ivi residenti, nessuno sembra aver fatto qualcosa di concreto per cercare di mettere in sicurezza l'area. Così, superata la fase di quella amministrazione, oggi i residenti di quella zona tornano a gridare a gran voce le paure sul rischio che potrebbe acuirsi con l'arrivo di nuove incessanti piogge. A quanto pare, infatti, la raccolta delle acque bianche se non organizzata secondo precisi criteri potrebbe destabilizzare il terreno che, come già accaduto, finirebbe col cedere facendo precipitare una casa a valle, a cui piedi risiedono diverse famiglie. La situazione, inoltre, era stata ripresa in un recente consiglio comunale dal consigliere di minoranza Fernando Iannuzzi, il quale aveva sollecitato la squadra di governo guidata dal sindaco Ferdinando Nociti ad attivarsi per realizzare un progetto per la messa in sicurezza dell'area. Lo stesso Iannuzzi ha inoltre ricordato come vi siano finanziamenti per gli interventi sulle zone con dissesto idrogeologico, ma a quanto pare il tempo trascorre mentre i cittadini della zona Santa Maria continuano a vivere con l'ansia di nuove frane. E se la paura è tanta, oggi la consapevolezza di voler agire affinché si faccia qualcosa è ormai matura e la minaccia è quella di presentare un esposto alla Procura della Repubblica nella speranza che qualcuno finalmente prenda a cuore il problema.

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