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Il sindaco chiarisce la vicenda della scalinata a Roggiano In evidenza

  • Iacone: “Si tratta solo di un lavoro temporaneo”
L'antica scalinata pomo della discordia L'antica scalinata pomo della discordia
Agos

ROGGIANO GRAVINA - Si tinge di “giallo” la vicenda della colata di cemento sull’antica scalinata che collega il transito pedonale dalla variante al centro storico, per la quale ci sono state già delle proteste della minoranza e non solo. Infatti, non è sfuggita ai più la dichiarazione, sui social, del vicesindaco, che ha affermato “di essere all’oscuro di tutto”, scaricando, così, “ogni responsabilità sul sindaco e l’intera maggioranza”.

A questo punto è arrivata la replica del sindaco Ignazio Iacone che ancor prima di spiegare pubblicamente la vicenda, ha espresso “sofferenza ed amarezza”, soprattutto perché “il vicesindaco Ilenia Addino, ancor prima del resto della Giunta, era perfettamente a conoscenza dei fatti”. E con la stessa onestà con la quale porge “ad ogni cittadino le dovute e sentite scuse”, ammette comunque l’errore. “I gradini sui quali, nei giorni scorsi, è stato gettato del cemento furono già modificati e privati della loro storicità, singolarità e bellezza architettonica più di vent’anni fa. La colata di cemento – errore dettato da una scelta forse poco oculata – voleva (e così sarà!) essere, solo ed esclusivamente, un lavoro momentaneo in vista della gara podistica prevista per il prossimo 2 settembre a Roggiano”. Un “percorso podistico” che “il comandante dei vigili urbani – aggiunge Iacone – aveva indicato come alternativa al fine di non creare gravi disagi alla viabilità con la chiusura al traffico dell'intero paese”. Da sindaco e buon padre di famiglia, Iacone ha ritenuto fondamentale “dichiarare, pubblicamente, l’errore” ammettendo “con umiltà lo sbaglio”, ma “proprio il vicensindaco insieme al sottoscritto – conclude – avevamo accolto il tutto forse non valutando attentamente ciò che ne sarebbe derivato e che, ad ogni modo, nulla sarebbe stato rovinato in quanto per i gradini storici che non esistevano più da tempo sarebbe stato solo un fatto momentaneo”. Il vice sindaco, pertanto, “era ben a conoscenza insieme a me di quanto sarebbe stato fatto. Spiace che di fronte alle legittime critiche avanzate dai cittadini ha abbandonato la sua squadra omettendo la vera realtà dei fatti e sollevandosi da ogni tipo di responsabilità, perché il popolo si ascolta, si guida, ma non si fomenta”.

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