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Fagnano, il sindaco-vigile Tarsitano in strada per controllo In evidenza

Il sindaco controlla un veicolo Il sindaco controlla un veicolo
Agos

FAGNANO CASTELLO - Il primo cittadino Giulio Tarsitano passa dalla scrivania alla strada. La sua non è una “provocazione” ma un aiuto concreto ai suoi pochi addetti alla vigilanza. Così, indossata la pettorina, ma soprattutto mascherina e guanti e con tanto di paletta in mano, ha fatto capolino nella centralissima Piazza Splendore per controllare chi andava in giro e soprattutto se aveva con sé o meno la prescritta autocertificazione.

La nomea di “sindaco-sceriffo” gliel’hanno affibbiata dalla sua prima legislatura ma stavolta non l’ha fatto per mettersi in mostra. E ce l’ha ribadito nella sua dichiarazione. «Ho sempre tutelato la salute dei concittadini – ha detto – anche quando ho dovuto subire la mortificazione di vedermi annullata un’ordinanza che andava solo in quella direzione e per questo ho minacciato le dimissioni. Ritengo di essere il capitano di “Fagnano Castello” e la nave non si abbandona mai, specie nei momenti del bisogno». Nell’organico dei vigili urbani ci sono solo tre unità, di cui due part-time, più un ausiliario del traffico, ed allora Giulio Tarsitano, che di professione fa l’avvocato, non ci ha pensato su due volte per scendere materialmente in campo.  È vero ci sono anche i carabinieri – che ringrazia per l’impegno quotidiano – per controllare che tutto proceda per il meglio rispetto alle disposizioni per fermare l’emergenza Covid-19.  C’è anche un altro motivo perché l’ha fatto? «Sì – ha risposto – perché temo che con la sanità calabrese siamo come “oggi come non mai” tutti in pericolo specie per le scelte scellerate del passato». Giulio Tarsitano ha deciso così di non dover stare solo dietro la scrivana del suo ufficio per impartire ordinanze, disposizioni e quant’altro. Negli ultimi giorni ha posto delle limitazioni per l’ingresso all’Ufficio postale; si è raccomandato che non ci fossero assembramenti di persone, code ai supermercati, uscite spropositate, ma ora è sceso in campo per ispezionare in prima persona. «Se sarà necessario sarò disposto a farlo ancora. Voglio il meglio per i miei cittadini ma anche per i dipendenti comunali, verso i quali ho stabilito pure il “lavoro-agile” dai propri domicili per quanto è stato possibile». 

 

 

 

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