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Una Settimana Santa diversa per la Chiesa

Monsignor Bonanno durante una concelebrazione Monsignor Bonanno durante una concelebrazione

SAN MARCO ARGENTANO - Sarà una “Settimana Santa” diversa quella che ci accingiamo a vivere da domani, 5 aprile, domenica delle Palme, per l’emergenza sanitaria in atto. A tal proposito, queste le disposizioni del Vescovo monsignor Leonardo Bonanno, per la Diocesi di San Marco Argentano – Scalea.

Proprio domani la celebrazione del Presule in Cattedrale e dei sacerdoti in parrocchia sarà con liturgia essenziale, senza alcuna processione o altro. Giovedì santo, 9 aprile, la Santa Messa crismale è stata spostata su indicazione della Cei. Quella “in Coena Domini”, invece, potrà essere celebrata ma senza lavanda dei piedi, né processione con il Santissimo Sacramento, da deporre nel tabernacolo. Venerdì santo, per il rito della Passione del Signore tutto sarà più essenziale. Il celebrante aggiungerà nella Preghiera universale l’intenzione “per i tribolati” e conseguente orazione, pubblicata sul sito della diocesi. La “Veglia Pasquale” potrà essere officiata in un’ora della sera in Cattedrale e nelle parrocchie senza battesimi ma con rinnovo delle promesse battesimali. Domenica 12, Santa Pasqua di Risurrezione, tutto si svolgerà come nelle domeniche. «Anche se le nostre chiese restano aperte – dichiara monsignor Bonanno – le celebrazioni dovranno svolgersi “senza la partecipazione del popolo”; i riti liturgici sono limitati “ai soli celebranti e agli accoliti necessari”; i partecipanti dovranno “esibire l'autocertificazione con indicazione di giorno, ora e chiesa vicina all’abitazione”; non è consentito l’uso delle campane ma tutti potranno esseri informati dai canali social (o similari) circa l’ora delle celebrazioni per essere spiritualmente presente al momento liturgico». «Non ricorrerò – precisa il Pastore diocesano – a tv locali o trasmissioni via web per le celebrazioni liturgiche a San Marco anche per evitare movimenti di persone. Come vedete, non è tempo di pensare a fantasie liturgiche sostitutive né a lamentazioni, che contagiano clero e fedeli. Occorre piuttosto interiorizzare il messaggio della Pasqua nella nostra vita contando sulla Comunione dei Santi. L’imitazione di Cristo ci ricorda: «Silentio et quiete proficit anima devota». È l’augurio che rivolgo a me e a voi, ministri di riconciliazione e di pace del Signore Risorto per il mondo».
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