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L'infermiere Guaglianone volontario per la cura del Covid-19 In evidenza

Guglianone ricevuto dal Commissario e lo striscione dedicato Guglianone ricevuto dal Commissario e lo striscione dedicato
Agos

S. AGATA D’ESARO - Quarant’anni appena compiuti, moglie, due bimbi in tenera età, ma quando il dovere chiama, Francesco Guaglianone risponde: «Presente». È una missione la sua, come quella di tutti i colleghi paramedici. Infermiere professionale, con esperienza maturata nel campo delle emergenze e soprattutto in Terapia intensiva e Pronto soccorso, Francesco non ci ha pensato un attimo.

«Paura? E chi non ce l’ha», ha commentato. Ciononostante ha risposto positivamente all’appello della Protezione civile nazionale. Prima di partire per la capitale avvenuta già ieri 10 aprile, l’infermiere Guaglianone è stato ricevuto dalla Commissaria del Comune santagatese, dottoressa Antonella Vecchio, che l’ha ringraziato per la sua scelta. «Ti fa onore – gli ha detto – perché andrai a combattere questo brutto nemico, siamo orgogliosi di te consapevoli che saprai mettere la tua professionalità al servizio dello Stato». Una “competenza” quella di Francesco che in questi giorni d’emergenza ha messo in atto schierandosi come volontario di fronte ai bisogni di tutti i cittadini. Lo stesso ha, perciò, espresso gratitudine per le belle parole del Commissario aggiungendo: «Ho dato la mia disponibilità per ventuno giorni ma potrei restare anche tre mesi lontano da casa. Dopo la breve sosta a Roma, è probabile che debba espletare il mio servizio in una regione tra Lombardia, Piemonte, Val d’Aosta, Emilia Romagna o Marche. So il compito che mi aspetta ma non potevo tirarmi indietro: la mia missione è quella d’aiutare gli altri!» Una lodevole decisione quella di Francesco, consapevole di ciò che l’attende ed anche del fatto che tanti parenti e amici lo supporteranno affettuosamente nella circostanza. Sarà un po’ come partire in guerra, ma – ne siamo certi – lui ha “l'artiglieria” giusta fatta di forza di volontà, pazienza, spirito di sacrificio, professionalità, ecc. per combattere questo virus e – anche grazie al suo apporto – cercare di sconfiggerlo! Pertanto, nel portare in alto il nome di Sant'Agata, il suo auspicio più forte è «combattere per vincere». Infine, la Fcd Real Sant’Agata, della quale Francesco è un dinamico dirigente si è detta «orgogliosa di lui e gli ha voluto far sentire in maniera forte la propria presenza con uno striscione: “Torna presto Foffo”».

 

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