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«Un'espulsione che avrei fatto molto prima» In evidenza

Katia Cilento si appresta a dirigere una gara Katia Cilento si appresta a dirigere una gara
Agos

 

ALTOMONTE - Dopo circa 80 giorni giorni si è finalmente negativizzata Katia Cilento, appena 18enne, la giovanissima studentessa altomontese contagiata intorno alla prima decade di marzo. La ragazza, che è anche arbitro di calcio dilettanti, è uscita finalmente da un incubo visto il tempo trascorso.

Ora che tutto è finito, la giovane vuole smaltire lo stress di questi lunghi settantanove giorni. Il primo passo è stato quello di rivedere gli affetti più cari, poi c’è da pensare all’Esame di Stato che l’attende. Intanto la mente vola al periodo intorno alla prima decade di marzo. Il virus s’insinuò improvvisamente nella sua famiglia colpendo prima la mamma, poi lei ed il papà e per ultimo la nonna. Il contagio costrinse la prima infettata al ricovero: dapprima al “Ferrari” di Castrovillari, poi al “Iannelli” di Cetraro. Intorno a metà aprile le dimissioni ed il ritorno a casa dove, nel frattempo, è proseguito l’isolamento domiciliare della giovane e dell’altro genitore. In ultimo è risultata positiva anche la nonna che, però, è stata la prima a guarire; qualche giorno dopo c’è stata la negatività del papà. Per lei ci sono voluti quasi ottanta giorni ma ora finalmente il peggio è passato. Con la fine di maggio, intanto, si va verso contagio “zero” nella cittadina montana dell’Esaro. Sui cinque casi ancora attivi fino a sabato sera, il sindaco Giulio Tarsitano ha informato la popolazione che «l’Asp ha comunicato l’esito di quattro dei tamponi eseguiti nei giorni scorsi che – fortunatamente – hanno dato esito negativo. Sono tutte persone – prosegue – che prima erano risultate positive. Rimane da sapere l'esito del tampone di altri due test: la quinta che risulta ancora positiva ed un’altra persona prima negativa. Nelle prossime ore dovrebbero essere eseguiti i tamponi di verifica e se l'esito dovesse confermare la negatività – come ci si augura – anche gli ultimi due soggetti saranno dichiarati guariti e cesserà la loro quarantena obbligatoria. Tra i quattro guariti c’è anche la vedova del pensionato 88enne purtroppo deceduto nella seconda decade d’aprile, la prima vittima di Covid-19 nel territorio dell’Esaro. A San Marco Argentano, il sindaco Virginia Mariotti, comunica «con immensa gioia» che è negativo anche l'esito dei secondi tamponi effettuati sui tre concittadini in isolamento domiciliare perché positivi al Covid-19. Si tratta dell’educatrice di Villa Torano e dei suoi familiari tra cui un minore. «Dopo oltre quaranta giorni di quarantena – denota la Mariotti – osservati con coraggio e grandissimo senso di responsabilità, questa famiglia potrà tornare alla normalità e ritrovare il sorriso e la spensieratezza. Un plauso a tutta la comunità per il buon senso dimostrato con il rispetto, ma un invito a tutti per non abbassare la guardia e distinguersi ancora con senso civico». Altra guarigione si è registrata Santa Caterina Albanese, ovvero la consorte d’un operatore sanitario sempre del “focolaio” Torano già guarito. In attesa che la situazione possa schiarirsi del tutto, l’altro contagio attivo nel territorio si registra ad Altomonte. È la figlia d’un assessore comunale, positiva agl’inizi di maggio, che è già risultata negativa al primo tampone post-isolamento, ma è in attesa del secondo esito per avere la guarigione completa dal patogeno. 

 

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