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Santa Caterina, soldi sperperati per l'opificio artigianale

L'opificio abbandonato di Quartarone L'opificio abbandonato di Quartarone

SANTA CATERINA ALBANESE - Addirittura negli anni '60 nel piccolo comune della Valle dell’Esaro nacquero piccole imprese artigianali per la lavorazione dell’argilla che risultò, poi, oltre alla agricoltura, una delle principali fonti di reddito (ancora oggi è così), un modello trainante dell’economia del comune di Santa Caterina Albanese.

Negli anni a seguire qualche politico pensò bene di far costruire un opificio per far sviluppare di più, e meglio, questa risorsa naturale dell’argilla. Il progetto venne approvato e finanziato dalla regione Calabria nel 1993. L’opera fu appaltata per ben due volte, ma le ditte incaricate, inspiegabilmente, rinunciarono alla realizzazione dell’opera, fino a quando nel 2000 una terza gara andò addirittura deserta. Nel 2006 venne eletta una nuova amministrazione dove l’assessore ai lavori pubblici, con tenacia, riuscì a riprendere la concessione con i relativi fondi che la regione aveva finanziato. Erano in lire 650.000.000 cioè 335.696,00 euro necessari per portare a termine l’opera. Finalmente nel febbraio del 2009 venne pubblicato il bando per la realizzazione dei lavori di costruzione centro di produzione e divulgazione della ceramica tradizionale, e così nell’autunno dello stesso anno iniziarono i lavori che proseguirono fino a metà anno del 2011. Da allora questa cattedrale costruita in località Quartarone, nel comune di Santa Caterina Albanese, che doveva fungere da laboratorio per la lavorazione dell’argilla e ancora chiusa. Per completezza d’informazione nell’autunno del 2011 vennero pubblicati due avvisi per la locazione dell’immobile, senza che avessero chiesto il cambio della destinazione d’uso. A tutt’oggi non è stato espletato quell’avviso di gara. Dopo aver speso bei soldini dei contribuenti per la realizzazione dell’opificio questo versa in uno stato di abbandono e degrado totale. Nessuna risposta alle nostre domande inerenti al suo futuro fatte in consiglio comunale qualche mese fa. Vediamo semplicemente mancanza di idee o peggio menefreghismo da parte di chi da 11 anni amministra solo per propri interessi e senza curarsi dei bisogni dei propri cittadini e di un possibile sviluppo economico? Una cosa è certa, da quello che abbiamo potuto osservare, quest’opera viene usata come canile di serie A, non sappiamo se la gestione sia privata oppure direttamente dall’ente.

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