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Malvito, «i test rapidi non sono stati fatti al cimitero» In evidenza

L'androne utilizzato solo per depositare il materiale occorrente allo screening L'androne utilizzato solo per depositare il materiale occorrente allo screening
Agos

MALVITO - Il sindaco Pietro Amatuzzo replica sulla presunta "storia dei tamponi fatti al cimitero" per «smentire categoricamente le farneticanti accuse lanciate dall’ex sindaco Fulvio Callisto a riguardo della giornata di screening di tamponi rapidi dello scorso 16 aprile.

Nei fatti, è vero che nel pomeriggio dello scorso 16 aprile si è svolta una giornata di screening con effettuazione di test antigenici rapidi per la ricerca di antigeni “Sars-Cov-2” grazie al personale sanitario messo a disposizione dalla società Agi Srl di Massimiliano Baffa, che ha effettuato i test e che – come AMMINISTRAZIONE – dobbiamo solo ringraziare per la loro professionalità e disponibilità. È vero, altresì, che lo screening è stato effettuato in Via Ravata nei pressi del Campo sportivo comunale in modalità “drive-in” dove i cittadini, ben 111 (centoundici, dei quali 3 risultati positivi) si sono recati esclusivamente in auto seguendo il percorso da via Serrone (bivio Villaggio scolastico) in discesa con successiva uscita sulla Provinciale dopo aver fatto il senso rotatorio nello slargo adiacente la struttura sportiva e dirimpetto al cimitero. Era l’unico posto utile per fare ciò, anche per riparare il materiale occorrente dalle intemperie e soprattutto per evitare assembramenti di qualsivoglia natura visto il periodo. Era stato infatti previsto di installare un “gazebo” nella piazzetta adiacente al fine di far posizionare il personale sanitario per le operazioni necessarie. Ciò non è stato possibile perché il vento e la pioggia non lo hanno consentito e quindi lo stesso personale sanitario, completamente e obbligatoriamente bardato dai piedi alla testa, ha posizionato all’interno dell’androne cimiteriale – senza per questo entrare nel cimitero – un tavolo per poggiare solo il materiale occorrente per i test rapidi antigenici, non entrando né nell’obitorio né nella camera mortuaria, come peraltro dimostra ampiamente la foto scattata (r). Lo screening, in effetti, è stato completamente fatto all’esterno, quindi all’aperto nella piazzetta adiacente: gli operatori sanitari hanno provveduto a raggiungere la coda di auto in fila con a bordo gli occupanti, i quali - a turno - hanno provveduto a fare il test restando in attesa all’interno dei loro veicoli dai quali non sono mai scesi. Nessun test di conseguenza è stato fatto all’interno del cimitero, il cui ingresso è servito solo come base di appoggio per il personale sanitario, soprattutto per evitare di intralciare il traffico che sarebbe poi confluito sulla Provinciale. Forse il signor Callisto pretendeva che fosse fatto altrove? Magari in tutte le strutture che in tanti anni in cui ha fatto il sindaco ha lasciato a questa comunità? Oppure in luoghi dove si creava assembramento e non sarebbe potuto avvenire il regolare deflusso delle tante auto? Come Amministrazione riteniamo di aver fatto un ottimo servizio alla popolazione per uno screening che sicuramente ripeteremo se necessario nello stesso luogo che è stato ottimo dal punto di vista logistico, così come hanno testimoniato tanti cittadini che hanno dato merito a me ed all’Amministrazione di quanto fatto. Come Sindaco tengo a precisare di aver sempre tenuto al decoro del Cimitero Comunale che è stato sempre oggetto di miglioramenti rispetto a chi, negli anni scorsi, lo ha completamente abbandonato. Questa Amministrazione Comunale, infatti, ha avuto sempre una forma di assoluta considerazione verso il camposanto dove riposano i nostri cari e non è stata effettuata “profanazione” come qualcuno - molto maldestramente - voleva alludere».

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