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Santa Caterina, la minoranza svela debiti da saldare

Il Municipio del borgo arbëreshë Il Municipio del borgo arbëreshë
Agos

S. CATERINA ALBANESE - Dietro la recente vicenda del commissario ad acta nominato in un giudizio d’ottemperanza contro il Tar di Milano, che alla fine «dopo aver svolto la sua attività con professionalità, precisione e scrupolosità, ha fatto conseguire un cospicuo risparmio all’Ente nel merito del giudizio – come disse il sindaco Roberto Lavalle – e rinunciò totalmente al proprio compenso», secondo il gruppo di minoranza “Uniti si vince”, si nasconde qualcosa.

Un plauso va sicuramente «al commissario ad acta – sostengono dall’opposizione i consiglieri Igor Cozza (capogruppo) ed Alfonsino Verta (componente) – che ha rinunciato al compenso personale di 2.500 euro perché ha tenuto conto delle difficoltà economiche finanziarie che l’Ente attraversa da molti anni». C’è dell’altro, però. Tramite la determina del commissario ad acta, «il Comune di Santa Caterina Albanese – affermano i consiglieri – deve sborsare la somma di euro 43.600,72 a favore d’un istituto di credito. Il tutto in esecuzione d’una sentenza emessa dal 25 settembre 2019». Ma non è tutto, perché – sempre l’Ente – non avendo ottemperato al pagamento di alcune fatture pregresse si vede costretto a sborsare davvero una bella cifra» commentano ironicamente. La penale da restituire, infatti e di euro 27.719,19, più gli interessi moratori di euro 13.419,92, oltre alle spese legali per euro 2.406, 14, che sommano ad oltre 43.000 euro». Il Tar, poi, ha ordinato «all’amministrazione Lavalle – che amministra dal giugno 2009 – d’eseguire la decisione giurisdizionale nominando un Commissario ad acta perché gli amministratori hanno proseguito nel tempo sulla strada dell’inadempienza costringendo i creditori ad adire il Giudice amministrativo». Ora, quindi, «il danno economico è fatto: il commissario ad acta ha rinunciato al suo compenso, ma dai 27.719,19 euro iniziali che dovevano essere corrisposti alla banca, il Municipio ora è costretto a pagare 43.600,72 euro, ossia 15.881,53 euro in più per spese legali e interessi moratori, che sono soldi dei cittadini – concludono i consiglieri – ignari di questa politica poco lungimirante messa in atto da chi sembra tenere poco alle tasche altrui».

 

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