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Presentati i dati di Goletta Verde e Legambiente

Presentati i dati di Goletta Verde e Legambiente
Agos

CORIGLIANO ROSSANO - Sono stati presentati, nel comune unico di Corigliano Rossano, i dati di Goletta Verde e di Legambinete. Alla conferenza stampa, la quale ha avuto luogo nella mattinata di lunedì 27 luglio 2020 presso il Lido “Mood” di Contrada Monena sul litorale rossanese, hanno preso parte Anna Parretta (Presidente di Legambiente Calabria), Caterina Cristofaro (Direttrice di Legambiente Calabria), Antonio Nicoletti (Responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente), Isabella Vulcano (presidente del Circolo di Legambiente Corigliano Rossano), Sergio De Caprio (Assessore all'Ambiente della Regione Calabria) e Flavio Stasi (Sindaco di Corigliano Rossano).

In platea, oltre agli operatori dell'informazione, erano presenti i rappresentati di diverse Associaioni del territorio, il Presidente del Circolo di Legambiente “Nicà” di Scala Coeli, Nicola Abbruzzese, il sindaco di Paludi, Stefano Graziano, il consigliere comunale di maggioranza del comune unico di Corigliano-Rossano: Liliana Zangaro, ma anche numersosi cittadini del luogo. Il monitoraggio di Goletta Verde sulle coste della Calabria ha fatto registrare risultati oltre i limiti di legge. Di 24 coste monitorate: due sono stati giudicati “inquinati” e dieci “fortemente inquinati”. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare. È questa, in sintesi, la fotografia scattata lungo le coste della Calabria da un team di tecnici e volontari di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. Il monitoraggio delle acque in Calabria è stato eseguito dall'8 al 21 luglio scorsi da volontari e volontarie dell'associazione. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati”. In Calabria sono stati 6 i punti monitorati in provincia di Cosenza, tutti risultati entro i limiti di legge. Si tratta del punto sulla spiaggia di fronte al canale del pescatore a Villapiana Lido; del punto sulla foce del Crati in località Laghi di Sibari, nel Comune di Cassano Jonio; del punto sulla spiaggia di fronte al torrente Coriglianeto in località Marina di Schiavonea a Corigliano Calabro; di un punto sulla spiaggia di fronte la foce del torrente Colognati a Marina di Rossano; di un punto sempre sulla spiaggia presso la foce del fiume Bagni, al confine tra i territori comunali di Acquappesa e Guardia Piemontese e, infine, su un punto sulla spiaggia presso la foce del Noce a Tortora Marina. “Goletta Verde intreccia molti dei temi essenziali per la nostra regione, a partire dalla mala depurazione che costituisce una delle perenni emergenze calabresi – ha evidenziato Anna Parretta (Presidente di Legambiente Calabria) – ci troviamo in una regione dove, al momento, risultano iin procedura di infrazione comunitaria ben 130 depuratori. È necessario intervenire per efficientare il sistema e stabilire controlli rigorosi in un'ottica preventiva. Troppo spesso si riesce ad intervenire solo nella patologia, attraverso l'intervento della magistratura e quando il danno ambientale è già compiuto. Altro tema fondamentale è quello dei rifiuti – ha aggiunto Parretta – prevalentemente materiali plastici che continuano ad invadere le nostre spiagge e inquinare il mare creando problemi gravissimi agli ecosistemi marini ed altrettanti gravissimi rischi per la salute umana. Chiediamo, pertano, alla Regione un impegno forte per aumentare il riciclo da raccolta differenziata, agire per la riduzione dei rifiuti alla fonte ed uscire dalla logica degli inceneritori e delle discariche, passando da un modello lineare ad un modello circolare anche attraverso la costruzione di impianti della filiera del riciclo. Vogliamo denunciare il cemento abusivo che spesso deturpa i tratti costieri più belli della Calabria, evidenziando il fortissimo allarme per l'erosione delle coste che in Calabria, sia sullo Ionio che sul Tirreno, ormai in proporzioni drammatiche. Considerata la particolare morfologia delle coste calabresi, negli ultimi trenta anni, si riscontra la perdita di almeno 200 km di coste basse con un arretramento medio di circa 25 metri. La Regione Calabria ha istituito un masterplan per la difesa del suolo e la mitigazione dell’erosione costiera nel 2017 ma nessun intervento risulta ancora essere stato avviato. La nostra campagna parla anche di informazione in materia ambientale perché i cittadini hanno diritto ad avere con la massima trasparenza possibile ogni informazione sulla balneabilità delle acque o sull’accesso a tratti di costa e di cittadinanza attiva ad esempio con la campagna di monitoraggio di beach litter. Occorre intensificare ogni sforzo – ha sottolineato Parretta – per promuovere ed incentivare, allo stesso tempo, un turismo sostenibile che metta in connessione la bellezza delle coste con le tipicità e le qualità delle aree interne della Calabria sostenendone l'economia. Un modello che valorizzi il territorio e la costa e punti sulle tradizioni enogastronomiche di qualità, sulla cultura, sulle tradizioni locali, sulla tutela del grande patrimonio artistico ed archeologico regionale e sulla valorizzazione dei parchi e delle aree protette. C'è un'altra Calabria possibile, una Calabria che in parte esiste già, costituita dai tantissimi calabresi onesti che amano la propria terra e cercano di tutelare e salvaguardare il più possibile l’ambiente nei comportamenti quotidiani e nelle attività economiche. È fondamentale che la politica e le amministrazioni pubbliche abbiano una visione strategica sul futuro, a medio ed a lungo termine, e mettano in campo impegni concreti anche in considerazione delle ingenti risorse pubbliche che stanno per essere messe in circolazione. Noi di Legambiente – ha concluso la presidente regionale Parretta – proseguiremo con la nostra opera di volontariato, di sensibilizzazione e di denuncia affinché la Calabria possa cambiare nel modo radicale che l'esigenza di riconversione ecologica impone e possa diventare una delle regioni più verdi e magari la regione più verde d’Italia e d'Europa. Un luogo dove vivere bene e dove anche poter tornare”. Altro tema affrontato nel corso della conferenza-stampa è stata la tutela della biodiversità in Calabria. Per tutelare il mare calabrese e preservarlo da inquinamento, illegali, abusi e perdita di biodiversità, è fondamentale promuovere la gestione integrata della costa calabrese con il fine di rendere più efficace la tutela degli ecosistemi marini. Permangono le criticità sulla cartellonistica informativa rivolta ai cittadini che, nonostante sia obbligatoria ormai da anni per i Comuni, non viene ancora rispettata. Indicazioni che hanno la funzione di divulgare al pubblico la classe di qualità del mare e i dati delle ultime analisi. Il cartello di informazione sulla qualità delle acque, obbligatorio e di competenza dei Comuni, è presente solo in uno dei 24 punti monitorati (presso la foce del Petrace a Gioia Tauro) in cui è presente anche il cartello di divieto di balneazione, anche in questo caso unico cartello presente nelle 15 aree monitorate che risultano comunque temporaneamente vietate alla balneazione o non monitorate dalle autorità competenti. Anche per l’edizione 2020 il CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, affianca, in qualità di partner principale, le campagne estive di Legambiente, Goletta Verde e di Goletta dei Laghi. Il CONOU, nel 2019, ha provveduto, in Calabria, alla raccolta di 2.918 tonnellate di olio lubrificante usato. Un dato in crescita rispetto all’anno precedente quando il totale raccolto è stato pari a 2.405 tonnellate. L’olio minerale usato è un rifiuto pericoloso che, se smaltito impropriamente, può determinare gravi effetti inquinanti. Se gestito e rigenerato correttamente, può divenire una risorsa preziosa che torna a nuova vita sotto forma di basi lubrificanti. Questi, in sostanza, i dati diramati da Legambiente Calabria nel corso della conferenza-stampa che, nella mattinata di lunedì 27 luglio, ha avuto luogo nella città di Corigliano-Rossano.

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