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Fusione dei comuni, a Spezzano un nuovo incontro per promuoverla

SPEZZANO ALBANESE - Nella mattina di oggi, sabato 10 ottobre, si è svolta una riunione tecnico-operativa fra diversi professionisti, imprenditori, artigiani, giovani studenti e cittadini del comprensorio per avviare un dibattito sulla “questione fusione dei quattro comuni” del comprensorio.
I partecipanti, dopo un'articolata discussione sulle evidenti esternalità positive di un processo di unificazione amministrativa del territorio, hanno redatto un crono-programma a sostegno del progetto di fusione.

Gli avvocati spezzanesi insieme per la fusione dei comuni

SPEZZANO ALBANESE - Nei giorni scorsi si è svolto (con le dovute regole di distanziamento) un incontro tra la maggior parte degli avvocati di Spezzano Albanese per discutere sulle prospettive di un eventuale processo di fusione dei Comuni del comprensorio (Spezzano Albanese, Tarsia, San Lorenzo del Vallo e Terranova da Sibari).
I professionisti Spezzanesi, pur evidenziando la complessità ed anche le criticità dell'operazione di unificazione dei comuni interessati, hanno espresso, comunque, grande interesse sulla “questione fusione”, ritenendo che l'idea di una riorganizzazione amministrativa, unita ad una politica economica di sviluppo del territorio, potrebbe generare quei benefici concreti rispetto l'attuale situazione “di preoccupante difficoltà economico-sociale” della zona, che nel breve termine “non sarà in grado, ormai, di erogare quei minimi servizi essenziali di un paese civile”.

Fusione dei comuni, si ritenta l'esperimento

SPEZZANO ALBANESE - L’idea ultimamente lanciata, anche da questo giornale, sulla necessità, ormai, improcrastinabile di procedere all’unificazione politico-amministrativo dei quattro Comuni (Spezzano Albanese, Terranova da Sibari, San Lorenzo del Vallo e Tarsia) sembra sia stata raccolta con entusiasmo, durante la fase di lockdown, da diverse associazioni, forze produttive, sociali, nonché da molti cittadini del territorio che, attraverso i social (vedi gruppo su facebook “costituzione unico comune, Spezzano, Terranova, San Lorenzo e Tarsia”), hanno inteso avviare la costituzione di un “comitato pro fusione” non appena sarà possibile ritornare alla vita normale.

Vince il Sì, nasce la terza città della Calabria: Corigliano-Rossano

ROSSANO - Data storica, quella del 22 ottobre 2017, in cui, tramite il Referendum popolare, è nata la terza città della Calabria: Corigliano-Rossano. Nell'importante comune bizantino si sono recati alle urne, su 30.328 aventi diritto al voto, 13.556 elettori (di cui 6.996 maschi e 6.590 femmine) dove, nella tornata referendaria, ha vinto nettamente il SI'. Il SI' ha ottenuto 12.715 preferenze, mentre il NO si è fermato a quota 791. Nella città ausonica, su 38.236 aventi diritto al voto, si sono recati alle urne 12.605 elettori di cui 7.674 (61,36%) hanno votato SI’ alla fusione, mentre i NO sono stati 4.833 (38,64%).

Verso il nuovo comune, a Rossano si dimettono gli assessori

ROSSANO - (Comunicato stampa) Verso la Fusione ROSSANO-CORIGLIANO, col solo obiettivo di consentire al Sindaco il massimo della libertà nell’apprestarsi ad affrontare la nuova fase, ristrutturando la Giunta, rimodulando le deleghe o creandone di nuove o, ancora, predisponendo ogni altro strumento utile, stamani (giovedì 2 novembre), a seguito di ampia e serena discussione, gli assessori hanno rimesso il loro mandato nelle mani del Primo Cittadino.

Fusione Corigliano-Rossano, i ragazzi ne discutono in consiglio

ROSSANO – Anche il CCR (Consiglio Comunale dei Ragazzi) ha affrontato, nel corso di un interessante incontro-dibattito presso il Liceo delle Scienze Umane allo Scalo cittadino, il tema della fusione, in vista del Referendum di domenica 22 ottobre 2017, tra i due importanti comuni della Piana di Sibari: Corigliano e Rossano. All’appuntamento, dopo i saluti iniziali e l’introduzione di Francesco Polimeni (Presidente dell’Associazione OdV “Insieme”), hanno preso parte Franco Madeo (Sostenitore del SI’) e Maria Golluscio (Sostenitore del NO).

Un "Co-Ro" di Sì al Metropol per la fusione Corigliano-Rossano

CORIGLIANO CALABRO - Tanta partecipazione, nella serata di domenica 8 ottobre, al convegno organizzato dal Comitato un Co-Ro di SI' al cinema-teatro "Metropol" di Corigliano su un tema importante quale quello della possibile fusione tra i comuni di  di Corigliano e Rossano. Si voterà, come è noto, il prossimo 22 ottobre 2017 (dalle ore 8 alle ore 21). All'interessante incontro-dibattito, moderato in maniera eccellente dal giornalista professionista Pietro Melia (Direttore Responsabile de LaC News24), hanno preso parte l'on.Giuseppe Graziano (Segretario Questore del Consiglio Regionale della Calabria), l'Avv. Pio Micieli De Biase (Delegato Regionale ACLI Calabria) e il Prof. Luigino Sergio (Esperto di Organizzazione e Gestione degli Enti locali).

Fissata la data del referendum per la fusione di Corigliano e Rossano

ROSSANO - I cittadini rossanesi e coriglianesi, il prossimo 22 ottobre, saranno chiamati alle urne per decidere, attraverso il Referendum, la fusione tra la città di Corigliano e quella di Rossano. Il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha firmato il Decreto con cui ha indetto il Referendum consultivo per l'approvazione della proposta di legge sull'Istituzione di un nuovo Comune derivante dalla fusione delle città di Corigliano Calabro e Rossano, a seguito della relativa deliberazione n. 177/2017 del Consiglio regionale.

Fusione Corigliano-Rossano, nuovo incontro dei sindaci

ROSSANO - Si è tenuto, nella serata dei venerdì 28 ottobre 2016, l'ennesimo incontro, presso la sala-convegni dell'Hotel "San Luca" di Rossano, per discutere della paventata fusione tra la città bizantina e la città ausonica. Il comitato delle cento associazioni pro-fusione dei comuni di Corigliano e Rossano, ha incontrato i sindaci del territorio, tra cui quello di Cassano allo Jonio, Rossano e Mirto-Crosia, ma anche alcuni assessori e consiglieri comunali dei diversi comuni del territorio.

Gagliardi a Volterra per la fusione dei piccoli comuni: "Si faccia un referendum"

SARACENA – (Comunicato stampa) La fusione dei comuni sotto i 5 mila abitanti non può essere imposta dal Governo Nazionale. Deve essere rispettata la volontà dei cittadini, da consultare attraverso referendum. Molti sindaci del Partito Democratico, pur condividendo il senso di questa contestazione e di questa protesta nazionale, subiscono purtroppo pressioni e condizionamenti. È per questo motivo che molti comuni calabresi non hanno partecipato alla giornata dell’ORGOGLIO COMUNE a VOLTERRA (Pisa), promossa dal Primo Cittadino Marco BUSELLI.

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