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Torano. Aggredisce il sindaco e danneggia l’auto del Comune. TSO per un giovane con disturbi psichici In evidenza

Torano.  Aggredisce il sindaco e danneggia l’auto del Comune. TSO per un giovane con disturbi psichici

TORANO CASTELLO - Brutta avventura, ieri mattina, per il sindaco di Torano Castello, Lucio Franco Raimondo. Il primo cittadino è stato preso di mira da un giovane del posto affetto da disturbi psichiatrici. Quest’ultimo, di nazionalità serba, residente a Bisignano con la sua famiglia, ben integrata ormai da anni nelle comunità bisignanese e toranese, purtroppo non nuovo a situazioni di pericolo, ha iniziato ad inveire contro il sindaco minacciandolo con una catena che ha poi utilizzato per danneggiare l’auto del comune.

L’episodio è avvenuto a Torano Scalo, nella zona in cui è ubicata la chiesa, al confine tra i territori comunali di Bisignano e Torano Castello ed a poca distanza dall’abitazione del giovane. Il primo cittadino toranese si trovava davanti ai locali dell’ex asilo, intento a discutere con un’anziana suora che lo aveva interpellato riguardo ad alcune problematiche inerenti alla struttura, quando il giovane ha iniziato ad andare in escandescenza, rivolgendosi all’indirizzo del sindaco con toni minacciosi. Per sfuggire alla violenza del giovane, Raimondo e la suora si sono barricati all’interno dell’ex asilo. L’uomo ha iniziato a scagliare pietre contro le finestre. Così è stata presa di mira l’auto del comune, una Fiat Punto dei servizi sociali, che il giovane ha gravemente danneggiato. Con la catena e con pietre, infatti, ha mandato in frantumi i vetri di tutti i finestrini, il parabrezza e il lunotto posteriore, proseguendo poi con ripetuti colpi sulla carrozzeria della vettura. Subito allertati, sul posto sono giunte due pattuglie dei Carabinieri delle stazioni di Bisignano e Torano Castello. Il tempestivo e provvidenziale intervento dei militari dell’Arma è servito, appunto, a mettere in salvo i due malcapitati protagonisti dell’episodio (nel frattempo raggiunti da un assessore comunale che abita nelle vicinanze) che molto difficilmente dimenticheranno. L’aggressore, che si era allontanato, è stato immediatamente trovato dai Carabinieri a loro volta minacciati dal giovane con una motosega in funzione. I militari, coadiuvati anche dai familiari, hanno cercato di convincerlo a lasciare la motosega a terra. Quindi, lo hanno bloccato tra non poche difficoltà ed affidato ai sanitari dell’ambulanza del 118 (già sul posto per soccorrere il sindaco e la suora) che lo hanno subito sedato. Informata l’autorità giudiziaria dell’accaduto e contattato il Centro di igiene mentale, per il giovane si è reso necessario l’ennesimo trattamento sanitario obbligatorio, disposto dal sindaco di Bisignano, presso una struttura psichiatrica individuata fuori regione.       

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