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Il corpo umano è una macchina perfetta in cui l’equilibrio fra organi, apparati e funzioni è tutt’oggi oggetto di studi scientifici e ricerche sul campo, una macchina di cui possiamo aumentare le prestazioni in moltissimi modi. E se tutti sappiamo che tramite l’alimentazione possiamo potenziare il metabolismo e tramite l’allenamento la muscolatura, pochi sono consapevoli che è possibile allenare anche il cervello: l’importante è scegliere l’attività giusta per stimolare le funzioni cerebrali e migliorare le capacità di memorizzazione. Ne abbiamo selezionate 5 tra le più utili in assoluto che possiamo svolgere ogni giorno e in qualsiasi situazione.

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La memoria a breve termine è la capacità di ricordare le cose a distanza di pochi minuti, e possiamo facilmente allenarla con un giochino semplicissimo basato sulle parole. Iniziamo a scrivere una lista di dieci parole dal significato completamente diverso una dall’altra e passiamo un paio di minuti a cercare di memorizzarle, poi proviamo a dedicarci per dieci minuti a una qualsiasi altra attività. Trascorso questo intervallo di tempo prendiamo un foglio bianco e proviamo a riscrivere quelle stesse parole, possibilmente nell’ordine esatto. Un esercizio che se ripetuto quotidianamente potrebbe portare notevoli benefici alla capacità di memorizzazione e che potremo facilmente insegnare anche ai bambini.
Tra le attività migliori per stimolare le funzionalità cerebrali rientra di diritto anche il blackjack, storica disciplina da casinò e da sempre oggetto di studi logici e matematici. E anche se non siamo esperti oggi abbiamo a disposizione la variante di blackjack senza hole card per iniziare a imparare le dinamiche di questa disciplina molto utile a far lavorare il cervello.
Il blackjack è infatti in gradi di stimolare addirittura tre diverse attività cerebrali. Da un lato ci aiuterà a migliorare la nostra capacità nel calcolo delle probabilità, dall’altro ci costringerà a rispolverare le abilità mnemoniche e di calcolo e allo stesso tempo ci permetterà di affinare la destrezza nel problem solving, in quanto ci metterà di fronte a decisioni da prendere velocemente e senza una panoramica completa delle informazioni disponibili.
Un’altra pratica utile per insegnare al cervello a fare collegamenti di ogni genere è quella di dedicare almeno 20 minuti al giorno al brainstorming. Prendiamo una semplice attività che facciamo ogni giorno come quella di annaffiare le piante e proviamo a scrivere su un foglio 20 modi diversi per farlo, anche quelli più assurdi o impossibili che ci vengono in mente. Può sembrare un giochino stupido ma anche le cose più strane permetteranno alla mente di scoprire nuovi percorsi e di fare associazioni che potrebbero rivelarsi utilissime quando ne avremo davvero bisogno. Ragionare fuori dai canoni e dalle logiche precostituite è una caratteristica delle menti più geniali che hanno scritto la storia dell’umanità.


Se invece vogliamo aumentare il nostro livello di creatività e potenziare le funzioni cerebrali la parola d’ordine è una soltanto: musica. Gli effetti della musica sulla mente sono studiati da moltissimi anni e tutti gli scienziati sono concordi nell’affermare che siano decisamente positivi. Ascoltare musica stimola la mente e ha un impatto benefico anche sull’umore e sulle nostre sinapsi. Ancora di più suonare uno strumento, un’attività che mette in collegamento il cervello con la coordinazione articolare, i muscoli del corpo e le capacità di memorizzazione.
Da più di 100 anni moltissime persone in ogni angolo del mondo si divertono con i cruciverba e con l’enigmistica, ed è un’ottima pratica se vogliamo un cervello scattante e se vogliamo trovare un modo semplice ed efficace per rallentare il declino cognitivo. A confermarlo alcuni recenti studi scientifici condotti in maniera indipendente da diverse università internazionali che hanno portato agli stessi risultati. Secondo queste prestigiose ricerche, fare cruciverba e altri giochi enigmistici ogni giorno sembra in grado di migliorare la capacità di memorizzazione, aiuta a tenere alta la capacità di attenzione e concentrazione, arricchisce il vocabolario, ritarda l’arrivo della demenza cognitiva a stimola l’abilità nel ragionamento. E questo a qualsiasi età e con qualsiasi grado di preparazione e scolarizzazione.

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