
Oggi invece si passa direttamente dall’essere bambine all’essere donne e il libro ci aiuta a capire quanto questa precocità taglia un po’ il futuro.
Il libro si arricchisce grazie alla diversità delle due scrittrici, una coppia dissimile che desta curiosità, anche se, c’è qualcosa che le lega profondamente, che traspare, regalando al libro armonia. Sono due donne dotate di una straordinaria capacità di umorismo ironico. Quello della Valeri è un umorismo ironico basato sul non dire facendo sempre intuire ciò che è ovvio, a differenza della Littizzetto che dice sempre “troppo” e “troppo” chiaramente.
C’è anche una profonda diversità di linguaggio che contribuisce a rendere la lettura divertente, anche se , a mio parere il libro dev’essere letto come fosse un saggio, soprattutto per l’eleganza con cui vengono messi a confronto periodi, idee, atteggiamenti, scelte e situazioni.
Grande spazio è dedicato al rapporto delle fanciulle con l’amore, all’idea del principe azzurro ormai passato fuori moda e alle belle addormentate che oramai dormono pochissimo e quando lo fanno, lo fanno con un occhio solo, o al superato concetto che tutto ciò che è segreto è peccaminoso; concetto che si oltrepassa a tal punto da provocare una revisione dello stesso significato di pudicizia.
Un libro in cui si legge di tutto, di primi libri, del primo bacio, di vita di coppia, sesso, figli, lavoro; della noia e della gioia di vivere delle donne.
L’EDUCAZIONE DELLE FANCIULLE. Dialogo tra due signorine per bene.
Luciana Littizzetto, Franca Valeri
Einaudi
ISBN: 88806209438
10,00 euro