Gentile Redazione,

recentemente, il Sindaco Nociti ha rilasciato una intervista in cui ha fatto il punto sulla situazione idrica a Spezzano Albanese, ma le sue dichiarazioni, a mio avviso, hanno sollevato più domande che risposte. In un periodo in cui l'accesso all'acqua dovrebbe essere garantito, assisto a un preoccupante rimpallo di responsabilità tra dichiarazioni che, francamente, mi confondono.

Il problema è tutt'altro che sporadico: l'erogazione dell'acqua non è garantita h24 ma è ristretta a poche ore al giorno per tutti i mesi dell'anno. Questa non è un'eccezione, ma una triste e inaccettabile quotidianità.

Da una parte, la Sorical, l'ente che gestisce l'acquedotto, in data 8 luglio c.a. mi ha fatto pervenire una comunicazione esplicita. Si afferma che la Sorical "al momento non gestisce la distribuzione ma solo l’adduzione al comune di Spezzano Albanese" e che "l’Ufficio tecnico territorialmente competente ha comunicato di non essere a conoscenza di problematiche sulla fornitura idrica resa da Sorical ai serbatoi Comunali." Questo mi porta a credere che, per Sorical, l'acqua arrivi regolarmente e in quantità adeguata fino ai serbatoi del Comune.

Dall'altra parte, ho ascoltato le suddette dichiarazioni del Sindaco Nociti il quale, nella sua intervista, ha sostenuto che Sorical "non ha fornito la quantità di acqua che solitamente adduce al serbatoio di Spezzano". Di fronte a queste due versioni così nettamente divergenti, sorge spontanea una domanda che attende risposta: quale delle due affermazioni riflette l'effettiva realtà sulla quantità di acqua che arriva ai serbatoi comunali? Per un cittadino, è fondamentale capire chi ha in mano i dati corretti.

A complicare ulteriormente il quadro, e a rendere la situazione ancora più preoccupante, si aggiunge una dichiarazione dell'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). In una sua lettera del 23 luglio c.a. l'ARERA dichiara che "dall’analisi della segnalazione si riscontra che l’acquedotto di fornitura del Comune di Spezzano Albanese e dei Comuni limitrofi risulterebbe obsoleto, fatiscente e gravemente compromesso da notevoli perdite lungo la rete." Questa affermazione, proveniente da un'Autorità di settore, indica un problema strutturale ben più grave e forse ancora più determinante nella carenza idrica, sollevando interrogativi su chi fosse a conoscenza di questa situazione e chi avrebbe dovuto intervenire prima.

Mi colpisce, inoltre, come nell'intervista del Sindaco non sia stata fatta menzione delle voci relative a presunti allacci abusivi di "motorini elettrici" che aspirano acqua direttamente dalla rete. Se tali fenomeni esistessero, rappresenterebbero una causa non secondaria della carenza idrica nelle case, e la loro gestione ricadrebbe chiaramente sulla parte della rete di competenza comunale.

Il Sindaco ha anche affermato che "per posizione geografica alcune case soffrono un po' di più rispetto ad altre" della mancanza o della bassa pressione idrica nella rete. Questa dichiarazione, seppur apparentemente una constatazione, stride con il progresso tecnologico. Mi chiedo: se già gli antichi Romani, con le tecnologie a loro disposizione, erano in grado di costruire acquedotti lunghi chilometri, capaci di superare pendenze e portare l'acqua ovunque con ingegneria mirabile, perché nel 2025 dobbiamo accettare che a Spezzano Albanese la posizione geografica di alcune case sia ancora una condanna alla sete o alla bassa pressione?

Infine, le parole del Sindaco riguardo il futuro gettano ulteriore luce sul presente, creando un'ulteriore incongruenza. Quando il Sindaco Nociti dichiara che "dal dicembre 2026 la gestione dell'intera rete idrica passerà a Sorical", egli sembra implicitamente avvalorare quanto sostenuto da Sorical stessa: ovvero che, ad oggi, la Sorical è responsabile solo dell'adduzione al serbatoio comunale, mentre la distribuzione interna della rete idrica è di competenza del Comune. Se la gestione "passerà" a Sorical solo a dicembre 2026, è evidente che attualmente questa responsabilità non è loro. E se la responsabilità è comunale per il tratto di distribuzione, allora ogni problema "a valle" del serbatoio – comprese perdite o allacci abusivi – ricade sull'amministrazione locale.

Come cittadino, non sono interessato a polemiche o a individuare colpevoli a priori. Voglio solo capire perché l'acqua scarseggia, non è distribuita h24 e chi ha il dovere di risolvere il problema. La mancanza di una versione univoca e trasparente delle informazioni, unita a quanto emerge dall'ARERA e alla cronica limitazione dell'erogazione, genera solo ulteriore disagio e frustrazione.

Chiedo, quindi, alle istituzioni coinvolte di fornire spiegazioni chiare e condivise, affinché tutti i cittadini di Spezzano Albanese possano avere accesso a un servizio essenziale senza più dubbi o interruzioni.

Cordiali saluti,

Domenico Gullo

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