Presenti i vertici del calcio regionale della Lnd e la consigliera regionale Mannarino

SANT’AGATA D’ESARO - Un evento oltre ogni più rosea previsione, con tanta partecipazione popolare e l’affetto estrinsecato non solo dalla comunità santagatese verso “Gianfranco Lucchino” il cui nome campeggia sul retro della tribuna del nuovo impianto sportivo e sulla targa scoperta sulla facciata che ospita gli spogliatoi, ma soprattutto da chi l’ha sempre nel cuore: chi l’ha conosciuto, apprezzato ed ora lo ricorda con immutato affetto.

Gianfranco –come è stato ricordato– non era un amante del calcio, non era un giocatore, era semplicemente una persona che tanto bene ha fatto al futuro dei giovani santagatesi con la sua grande generosità. Ed è questo il motivo tangibile per cui il sindaco Mario Nocito, dopo aver tagliato il nastro tricolore che ha sancito l’intitolazione, ha affermato: «È una soddisfazione per tutti!». Ed è con queste parole che ha consegnato ufficialmente il campo sportivo in sintetico alla comunità, con tanta emozione e partecipazione. Presenti i vertici del calcio regionale calabrese, dal presidente Figc Lnd Saverio Mirarchi al suo vicario Antonio Ferrazzo fino al componente della Delegazione di Cosenza, Calabretta, ha partecipato anche la consigliera regionale Sabrina Mannarino, onorando la comunità santagatese con la loro presenza. Un momento di forte commozione per la famiglia di Gianfranco, che, purtroppo, a soli 51 anni, esattamente due anni fa, ci ha lasciati e a cui l’Amministrazione comunale con l’intitolazione di questo impianto ha voluto tributare «un ricordo indelebile per tramandare ai giovani la generosità e l’amore che Gianfranco ha dato al suo paese». È inutile aggiungere che «questo campo sportivo è un investimento soprattutto per i ragazzi, e deve essere la casa di tutti, in cui crescere con dei valori e dove si insegna il divertimento, la pazienza e il rispetto degli altri, quello che da anni porta avanti la scuola calcio locale “Angela Ciraudo” sotto la guida di Mister Emiliano Ciraudo, che ha partecipato alla sentita partecipazione. «Un lavoro –hanno precisato dall’Ente– di 720mila euro finanziato grazie al bando Sport e periferie, che evidenzia soprattutto l’importanza dello sport nei piccoli centri dell’entroterra. Uno stadio che – grazie anche all’impresa locale che l’ha ristrutturato, persona vicina al mondo del calcio che capisce di calcio – rappresenta per la comunità un punto di ripartenza sportiva com’è stato confermato dalla presenza di tantissime famiglie a questa cerimonia: un luogo di crescita, confronto e socializzazione. La cerimonia, prima della partita femminile del campionato di Eccellenza regionale fra Sportiva Rende e Crotone, ha visto la benedizione della targa, poi svelata, da parte del parroco don Valerio Orefice. Un ringraziamento corale è andato alla fine a tutti coloro che hanno collaborato e partecipato, in particolare a chi ha fatto la storia del calcio santagatese, alle tante associazioni presenti con un particolare ringraziamento alla Protezione Civile e Misericordia e alle Forze dell’Ordine.

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