Il vescovo di San Marco - Scalea ha salutato la comunità di Sant 'Agata d'Esaro

SAN MARCO ARGENTANO - A Seregno, la chiesa di San Carlo ha ospitato un evento significativo per la comunità calabrese locale. Monsignor Stefano Rega, vescovo della diocesi di San Marco Argentano e Scalea, ha celebrato una Santa Messa, offrendo un momento di raccoglimento e condivisione per i fedeli, in particolare per gli originari di Sant’Agata d’Esaro, comune calabrese legato a Seregno da un gemellaggio istituito oltre trent’anni fa.

Bnl

La celebrazione si inserisce tra i primi appuntamenti dell’anno giubilare, avviato il 29 dicembre con una preghiera in piazza Concordia, davanti alla basilica di San Giuseppe, guidata dal prevosto monsignor Bruno Molinari. Durante la funzione, il vescovo Rega ha voluto rivolgere un saluto speciale ai santagatesi presenti, rafforzando il legame tra le due comunità.
La chiesa di San Carlo, che sorge nell’area condivisa con Desio, custodisce una statua di San Francesco di Paola, patrono della Calabria, al centro della processione di luglio, accompagnata da don Cesare Corbetta. La processione rappresenta uno dei momenti più sentiti della festa patronale, che negli anni è stata riproposta anche con il supporto del comitato per il gemellaggio Seregno-Sant’Agata d’Esaro, presieduto da Giovanna Rumbolo. All’evento ha partecipato anche il parroco di Sant’Agata d’Esaro, don Valerio Orefice, sottolineando l’importanza del rapporto tra i due territori. Il sindaco di Seregno, Alberto Rossi, ha elogiato l’iniziativa, riconoscendola come un’occasione per consolidare i valori di amicizia e tradizione che uniscono Seregno e la Calabria. Questo momento di incontro e celebrazione testimonia ancora una volta la forza dei legami culturali e spirituali che attraversano le comunità, mantenendo vive tradizioni e identità condivise.

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