L'ex assessore accusa il gruppo guidato da Rumanò di essere inattendibile

Navanteri

TERRANOVA DA SIBARI - «Lo stato di salute della nostra lista è ottimo, contrariamente a quanto sta circolando ultimamente in maniera infondata».
È quanto affermato dall'ex assessore Simona Di Stasi, esponente della lista Nuova Terranova, durante l'incontro con i cittadini di Terranova Da Sibari tenutosi domenica scorsa presso la sede del gruppo.

Nel corso della sua disanima, l'ex amministratrice ha sollevato attenzioni riguardanti l'organizzazione della fiera agroalimentare promossa dal nuovo esecutivo, che ha definito “una mera imitazione di iniziative passate, concepita con l'intento di contrastare altre realtà associative, facendo così della politica una lotta di supremazia”. Di Stasi ha evidenziato che, a sei mesi dall’inizio del mandato, alcune promesse elettorali non sono state mantenute, in particolare “l’applicazione dello slogan sulla proporzionalità dei pagamenti” che non è valso per la Tari e per i servizi come mensa e scuolabus, le cui tariffe “sono rimaste invariate”. Sul presunto dissesto finanziario ha ribadito che “è stato evitato” grazie al piano di riequilibrio finanziario elaborato dalla precedente maggioranza. Di Stasi, inoltre, ha criticato la trasparenza dei governanti, affermando ironicamente che “sembra valere solo per i sostenitori degli amministratori”. Ha altresì denunciato l'esclusione di alcune associazioni dalle iniziative comunali per motivi politici, suggerendo in tono polemico: «l’associazione “Singolare Femminile” dovrebbe rinominarsi in “Singolare Alternativa”» per evidenziare la “ricerca di supremazia dell’attuale squadra di governo”. Quanto al problema del randagismo, «può essere risolto -ha ribadito- solo con misure straordinarie, che però metterebbero a rischio le finanze comunali». Ha inoltre evidenziato come una richiesta inviata ai vigili il 24 ottobre abbia ricevuto risposta solo qualche mese dopo, smentendo l’adozione di provvedimenti concreti e confermando la mancanza di progressi significativi. Infine, l’ex assessore ha toccato la questione sanitaria legata alla pediatria. «Durante la campagna elettorale -ha detto- l’amministrazione attuale aveva promesso l'attivazione di un ambulatorio a sostegno della guardia medica, ma, a partire da novembre, il comune si è trovato privo anche di un pediatra. Mentre noi avevamo garantito la presenza di due medici, seppur non quotidianamente». Pur riconoscendo che la responsabilità della situazione non ricade sugli attuali amministratori, Di Stasi non ha mancato di sottolineare la scarsità di concretezza dimostrata finora.

L'Editoriale

Mentre l’Italia saluta Baudo, la Calabria si prepara alla sfida politica

Questo agosto non smette di sfornare colpi di scena. Il 16 agosto se n’è andato Pippo Baudo: una data che divide l’estate in due, perché insieme a lui si congeda la televisione che ci ha cresciuti, quella capace di unire nonni e nipoti nello stesso...

Controcorrente

Il sogno infranto del diritto internazionale in favore della legge della giungla

Il mondo è impazzito: l’invasione russa dell’Ucraina, la tragedia in corso a Gaza, i circa ulteriori 54 conflitti nel pianeta, il ritorno minaccioso degli imperialismi, la corsa europea al riarmo disvelano che le regole comuni che avrebbero dovuto...

Parresia

San Marco Argentano: la sanità pubblica che muore per rinascere privata

Lettere alla Redazione

Vivere o esistere?

Mala tempora currunt

L'angolo del Libro

Ritratti di nuove schiavitù

Gusto e Benessere

Lenticchie all'origano

Pubblicità

Pubblicità