CORIGLIANO-ROSSANO - Nei giorni scorsi, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P. S. di Corigliano-Rossano, all’interno dell’area urbana di Rossano, ha tratto in arresto un uomo di 47 anni, per lesioni aggravate e porto abusivo di armi.
L’uomo, scendendo dalla propria autovettura parcata sulla pubblica via, raggiungeva alle spalle la vittima designata, un giovane del luogo di 30 anni, che veniva aggredito a sorpresa all’atto di accedere all’interno di una attività commerciale. L’aggressione si consumava in pochi attimi e vedeva l’uomo colpire con pugni e calci il giovane, anche con l’ausilio di un tirapugni in metallo, causando lesioni importanti al capo. A tale efferata scena di violenza, assistevano due investigatori della Squadra di polizia Giudiziaria, in quel momento in transito sulla predetta via, i quali, dopo avere prestato i primi soccorsi alla vittima, riuscivano anche ad identificare l’autore del gesto, che nel frattempo si stava repentinamente allontanando con la propria autovettura. Nonostante la frettolosa fuga, l’uomo veniva rintracciato e, a seguito di perquisizione personale e veicolare, veniva rinvenuto all’interno della sua autovettura un tirapugni in metallo, ancora sporco di sostanza ematica. Sebbene dalle prime risultanze investigative, l’azione delittuosa ricadrebbe su futili motivi, l’attività di indagine posta in essere, comprendente l’escussione della vittima, l’acquisizione dei referti, nonché la visione delle immagini della video sorveglianza delle attività commerciali, veniva compendiata in una dettagliata informativa all’Autorità Giudiziaria, la quale ne disponeva la sottoposizione agli arresti domiciliari in attesa della convalida. Altresì si è proceduto al ritiro cautelare delle armi regolarmente denunciate, nonché dei titoli autorizzativi alla detenzione delle stesse, operato ai sensi dell’art. 39 del T.U.L.P.S. al fine di prevenire ulteriori atti lesivi nei confronti di terzi. In data 4 febbraio 2025 il G.I.P. presso il Tribunale di Castrovillari, convalidava l’arresto ed emetteva l’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari.
