LUZZI - Tutela Civium riparte con una nuova programmazione e soprattutto con un rinnovato impegno. I soci fondatori dell’associazione di volontariato luzzese (Pisano Gianfranco, Basile Romano, Avolio Pompeo, Faraca Elena, Sangermano Giordano, Parise Martina, Ciardullo Giuseppina, Rizzuto Gaetano, Madia Floriana, Montalto Francesco, Lavorata Luca Pasquale, Canonaco Fabio e Iorio Samuele), si sono, infatti, ritrovati per rinnovare le cariche sociali.
E’ stato eletto presidente Gianfranco Pisano che sarà affiancato da due vicepresidenti, Romano Basile e Gaetano Rizzuto, il ruolo di segretario è stato affidato a Fabio Canonaco Fabio mentre tesoriere del sodalizio sarà Giuseppina Ciardullo. La missione principale che si pone l’associazione è quella di favorire l'interscambio culturale e la solidarietà tra le associazioni che operano nel settore dell'assistenza alle persone con disabilità in caso di calamità naturali a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale; di divulgare, attraverso i normali canali formativi, tutte quelle informazioni ritenute utili per prevenire pericoli individuali e collettivi e di contribuire alla crescita di una coscienza di solidarietà sociale in situazione di emergenza; di realizzare nel modo più opportuno corsi di addestramento dei soci soccorritori; di collaborare con le autorità locali e statali preposte alla protezione civile, per la raccolta e l’elaborazione di informazione di pubblica utilità in materia; promuovere iniziative specifiche a sostegno delle persone con disabilità; di supportare con i propri tecnici gli Enti Locali, regionali, nazionali ed internazionali alla pianificazione di protezione civile. In particolare l’associazione Tutela Civium si occuperà del laboratorio “E.D.R.A.- Maria Immacolata La Rocca”, che mira ad informare e formare le persone con disabilità e non solo, sui rischi naturali. Principalmente, si sta lavorando ad una formazione inclusiva e accessibile, un’inclusività - spiegano i promotori - che dovrà partire dalla scuola affinché nessuno resti escluso. In questo laboratorio i partecipanti, più che semplici visitatori, sono chiamati a sperimentare in prima persona sensazioni ed emozioni legate all’esperienza di un terremoto, ad indagare il fenomeno con esperimenti scientifici e ad imparare giocando come comportarsi prima, durante e dopo un terremoto. Lo spazio, appositamente pensato per accogliere fino a due classi in visita, sarà composto da un’area dedicata alla conoscenza del fenomeno, un’altra dedicata alle possibili azioni per proteggerci e da un laboratorio didattico.