Sally è la mia amica egiziana. È una mamma che ho conosciuto all’asilo frequentato da mia figlia. Sally è di fede musulmana, io sono atea. Sally parla poco, ma bene, l’italiano, io poco e male l’inglese. Sally è velata, io, per lo più, scollata, anche in terra di Lombardia e anche in Autunno. Sally non si trucca, io senza trucco mi sentirei nuda. Io e Sally passiamo i nostri pomeriggi, con rispettiva prole, al parco, e, a volte, andiamo a prenderci un aperitivo: succo per lei, birra per me. Io e Sally, malgrado i problemi linguistici, ci capiamo, parliamo un assurdo gramlot fra inglese ed italiano.

Altri pomeriggi li trascorriamo in biblioteca: leggendole favole le sto dando lezioni di italiano, lei ha promesso che mi insegnerà l’inglese. Ci incontriamo il pomeriggio, quando chiude l’asilo. Io e Sally ridiamo molto assieme. Ridiamo delle nostre ansie e anche dei nostri sforzi comunicativi. Io e Sally soprattutto non siamo spaventate dalle nostre rispettive differenze, ciò che ci spaventa è un improvviso colpo di tosse dei bambini, una loro caduta, una loro lacrima, la febbre alta. Io e Sally parliamo la lingua universale delle mamme, pur consapevoli che ogni mamma, ogni donna, è un universo a sé, al di là di banali cliché da far cadere come un macigno su ognuna di noi. Io e Sally siamo belle da vedere. È una bella sensazione estetica: lei scura, io chiara, lei velata io proprio no, lei acqua e sapone, io mi presento all’asilo già di prima mattina truccata di tutto punto, io e lei ci piacciamo. Sally ha degli occhi azzurro mare che sembrano voler andare ben al di là dei suoi confini nazionali. I suoi occhi testimoniano l’inaspettato, per noi occidentali così “meravigliati” di tale infinito azzurro in terra di Egitto. I suoi occhi scalfiscono uno stereotipo. La nostra amicizie è la riprova che le differenze sono arricchimento, e che le persone, semplicemente, possono piacersi o non piacersi. Le persone si scelgono, in base ad una cosa che si chiama empatia, tutto il resto è l’applauso di un pubblico/spettatore regalato ad un politico di terzo ordine.

L'Editoriale

Mentre l’Italia saluta Baudo, la Calabria si prepara alla sfida politica

Questo agosto non smette di sfornare colpi di scena. Il 16 agosto se n’è andato Pippo Baudo: una data che divide l’estate in due, perché insieme a lui si congeda la televisione che ci ha cresciuti, quella capace di unire nonni e nipoti nello stesso...

Controcorrente

Il sogno infranto del diritto internazionale in favore della legge della giungla

Il mondo è impazzito: l’invasione russa dell’Ucraina, la tragedia in corso a Gaza, i circa ulteriori 54 conflitti nel pianeta, il ritorno minaccioso degli imperialismi, la corsa europea al riarmo disvelano che le regole comuni che avrebbero dovuto...

Parresia

San Marco Argentano: la sanità pubblica che muore per rinascere privata

Lettere alla Redazione

Vivere o esistere?

Mala tempora currunt

L'angolo del Libro

Ritratti di nuove schiavitù

Gusto e Benessere

Lenticchie all'origano

Pubblicità

Pubblicità