ALTOMONTE - «C'è chi la chiama visione e chi la definisce pura intraprendenza, ma l'impatto di Josh Gaspero sul borgo di Altomonte è innegabile. Arrivato nel cuore della Calabria, Gaspero non è solo un investitore, ma un vero e proprio ambasciatore culturale, capace di portare nel paese oltre 250 personalità americane all'anno, tra artisti di fama mondiale, attori e cantanti».
Lo comunica l’opposizione di Altomonte in un comunicato ufficiale, che aggiunge inoltre:
«Un flusso costante di visitatori d'élite che ha rivitalizzato il centro storico, in gran parte grazie all'acquisto e al recupero di numerose abitazioni da parte dello stesso Gaspero. Dietro a questa operazione di successo, però, si cela una profonda delusione. Gaspero si sente "abbandonato" dall'attuale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Coppola. Una sensazione di isolamento che stride con l'impegno profuso negli anni e l'indotto generato per il paese.
La connessione tra Altomonte e l'America affonda le sue radici grazie a figure come Pasquale Marino, un compaesano che, con il suo ristorante "Da Marino" nel cuore di Manhattan, ha saputo mantenere vivo il legame con la sua terra d'origine. È stato proprio Marino, ormai scomparso da alcuni anni, a portare per la prima volta Josh Gaspero ad Altomonte, intuendo le potenzialità di questo incontro. Ad accogliere e guidare Gaspero nel borgo ci fu poi Costantino Belluscio, una figura storica e un uomo di grande iniziativa che nel tempo ha contribuito significativamente allo sviluppo del paese. Belluscio è stato il primo a credere nel progetto di Gaspero, facilitando il suo inserimento e l'avvio delle sue attività. La visione di questi due illustri personaggi ha permesso ad Altomonte di aprirsi a nuove prospettive internazionali, gettando le basi per quello che è diventato un vero e proprio ponte culturale tra la Calabria e gli Stati Uniti.
Il rammarico più grande di Josh Gaspero? Non aver acquistato vent'anni fa una fetta ancora più consistente del centro storico. Oggi, la sua volontà di continuare a investire si scontra con un ostacolo inaspettato: il diniego del sindaco. A Gaspero viene comunicato che le case sarebbero destinate ad essere acquisite dal comune per futuri progetti. Una motivazione che lascia perplesso l'imprenditore americano, considerando il suo impegno concreto nel mantenimento del decoro del proprio vicolo, curato personalmente con dedizione. Gaspero, residente ad Altomonte dal 2000, esprime chiaramente la sua frustrazione per un'amministrazione che definisce in "inazione" da 16 anni. "Ho richiesto più volte assistenza al sindaco e all'attuale amministrazione, ma senza ricevere alcuna risposta. Ho anche fornito una lista di suggerimenti per migliorare il paese, ma anche in questo caso, nessuna risposta", dichiara Gaspero, aggiungendo che "molte città in Italia offrono incentivi agli investimenti, e il centro storico di Altomonte è un esempio perfetto di come si potrebbe agire. Ho offerto di acquistare e ristrutturare case, creando posti di lavoro e una base imponibile per la città, ma ancora una volta, nessuna risposta". L'impegno di Gaspero per Altomonte non si è mai fermato: dalle ristrutturazioni al flusso turistico di alto livello, la sua presenza ha sempre rappresentato una risorsa. Tuttavia, egli lamenta una mancanza di attenzione verso progetti a lungo termine, a favore di spese in "decorazioni e intrattenimento che, a mio parere, non contribuiscono al vero sviluppo del paese".
Questo profondo senso di abbandono da parte dell'amministrazione Coppola trova eco e solidarietà tra le fila dell'opposizione. Il consigliere comunale Vincenzo Borrelli, in particolare, ha più volte manifestato il suo pieno appoggio a tutte le attività di Gaspero, riconoscendo il valore inestimabile del suo operato per il paese. La vicinanza dei consiglieri di opposizione, infatti, non si limita a parole di sostegno, ma si traduce in una chiara volontà di evidenziare le problematiche sollevate da Gaspero e di sollecitare un cambio di rotta. A riprova di questo impegno, si apprende che nei prossimi giorni il consigliere D'Ambra Pierluigi chiederà un'interrogazione al sindaco nel corso di un consiglio comunale pubblico, proprio per fare chiarezza sulla situazione di Josh Gaspero e sulle politiche amministrative relative allo sviluppo del borgo. La crescente frustrazione sta portando l'imprenditore americano a considerare misure estreme, tra cui una possibile manifestazione contro l'attuale amministrazione, un gesto forte che testimonierebbe il suo disappunto e la sua determinazione a difendere il suo sogno per Altomonte. "La mia frustrazione è tale che potrei continuare a scrivere all'infinito, ma è ora di agire" afferma Gaspero, lanciando un appello: "Spero che l'attuale amministrazione si dimetta e che ci siano nuove elezioni. In caso contrario, come dici tu, 'l'America in Calabria' potrebbe svanire, e Altomonte rischierebbe di perdere un'opportunità unica di sviluppo". La situazione di Josh Gaspero solleva interrogativi importanti sul futuro di Altomonte. È un borgo che può permettersi di trascurare chi porta risorse, prestigio e una prospettiva internazionale? L'America in Calabria è arrivata grazie a visionari come Pasquale Marino, Costantino Belluscio e, in tempi più recenti, Josh Gaspero. Ma il rischio ora è che questa preziosa connessione possa sfaldarsi, lasciando il paese orfano di un prezioso impulso al suo sviluppo. "Se credete che Altomonte stia meglio con l'attuale sindaco, nonostante 16 anni di silenzio, allora ignorate ciò che ho scritto. Tuttavia, se siete d'accordo, unitevi a me nel creare un cambiamento e un futuro migliore per Altomonte. Noi, i vostri figli e i vostri nipoti meritiamo di meglio" conclude Gaspero, mentre ribadisce il suo impegno personale: "Nonostante le mie lamentele, continuerò a sostenere la Jane Gaspero Memorial Library For Children e a vivere ad Altomonte, assistendo i bambini con bisogni speciali". L'immobilismo amministrativo denunciato da Gaspero e l'eco che esso trova tra i banchi dell'opposizione, con l'imminente interrogazione pubblica, pongono Altomonte di fronte a un bivio cruciale per il suo avvenire».