In attesa di risposte, il dibattito continua ad infiammarsi

Navanteri

LAINO BORGO - Non si placa il clamore suscitato sulla Centrale del Mercure dopo il “caso” del Presidente della Mercure srl che ha, di fatto, rifiutato di rispondere alle domande del Consigliere Laghi, per come invece esplicitamente concordato in sede di Sesta Commissione Consiliare. Laghi ha infatti inviato una comunicazione ufficiale ai Vertici della società “madre”, Sorgenia SpA.

Bnl

“Ho inviato al Presidente del Gruppo Sorgenia - cui fa capo la Mercure srl, proprietaria dell’impianto -, Ettore Francesco Sequi, e all’Amministratore Delegato, Michele Enrico De Censi, una nota che ho inoltrato per conoscenza anche al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto ed al Presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso” –esordisce il Consigliere Laghi.
Laghi ha sempre attivamente partecipato alle battaglie dei tanti cittadini del territorio che negli anni si sono mobilitati contro la centrale a biomasse, sita nel cuore del Parco del Pollino, e dopo la seduta della Sesta Commissione Regionale ha pubblicamente accusato l’attuale proprietà di avere un atteggiamento “non collaborativo”, proprio per il voltafaccia del Presidente della Mercure srl, circa la richiesta di informazioni sull’impianto, prima garantita e poi negata.
“Ciò che mi ha spinto ad informare i vertici di Sorgenia –spiega a tal proposito Laghi- è stato l’inqualificabile comportamento del Presidente della Mercure s.r.l. -ing. Alberto Vaccarella-, che, nel corso dell’ultima seduta della Sesta Commissione è venuto meno all’impegno concordato pubblicamente durante la sua audizione, cioè quello di rispondere per iscritto a specifiche domande sull’impianto, comunicandomelo, per di più, solo mentre usciva dall’aula della seduta. Comportamento ancor più inaccettabile in quanto da lui verbalmente motivato per le mie “posizioni” sui problemi oggetto dell’audizione. Quanto accaduto – conclude Laghi-, oltre ad essere oggettivamente censurabile, in quanto infrange un accordo esplicito, pubblicamente e liberamente assunto, è, a mio parere, lesivo della dignità dell’Istituzione – il Consiglio Regionale della Regione Calabria- di cui mi onoro di far parte, oltre, ovviamente, a ingenerare dubbi e interrogativi sui reali motivi di questo diniego”.
Il capogruppo di De Magistris Presidente in Consiglio regionale, nonché vice presidente della Commissione Consiliare Ambiente, ha richiesto, nella nota inviata, di adottare ogni opportuna iniziativa, affinché quanto concordato in Commissione abbia concreta attuazione.

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