Navanteri

Il 22 Marzo scorso ci ha lasciato l’attore cubano Tomàs Miliàn, era nato a L’Avana il 3 Marzo del 1933, aveva 84 anni. Era realmente un esule cubano, non come Tony Montana a “causa” di Castro, ma per via del dittatore Fulgencio Batista, che arrestò ed internò il padre. E’ stato oltre che attore anche sceneggiatore e cantante. Il grande successo è arrivato fra gli anni Settanta ed Ottanta, come protagonista di film polizieschi all’italiana. In Italia, per tutti, è stato Nico Giraldi, un maresciallo (poi diventato ispettore) di polizia, romano, dai modi un po’ bruschi, che conosce bene gli ambienti malavitosi, avendone fatto parte in gioventù, ma soprattutto è stato “Er Monnezza”. Un irresistibile ladruncolo romano.

Bnl

In entrambi i ruoli è stato doppiato da Ferruccio Amendola. Nella sua vita ha lavorato con registi come: Luchino Visconti, Per Paolo Pasolini, Alberto Lattuada, Liliana Cavani, Bernardo Bertolucci, Oliver Stone, Steven Spielberg, Tony Scott (anche se in America ha avuto ruoli minori). Fra i suoi successi cinematografici: “Gli indifferenti”, “Ruba al prossimo tuo”, “The Bounty Killer”, “La resa dei conti”, “Uno contro l’altro, praticamente amici”, “La polizia accusa: il servizio segreto uccide”, “Il giustiziere sfida la città”, “Roma a mano armata”, “I cannibali”, “La vittima designata”, “Banditi a Milano”, “La luna”, “Identificazione di una donna”, “Milano odia: la polizia non può sparare”, “La banda del gobbo”, tanto per citarne alcuni. Nonostante la sua carriera sia stata lunga ed appagante, e diversi i ruoli da lui interpretati, sicuramente è stato per tutti Giraldi e “Er monnezza”, anche chi non è mai stato cultore del genere non può non avergli riconosciuto le grandi capacità attoriali (piccola nota personale: devo a mio marito la “conversione” verso il genere). E’ stato, con i suoi personaggi, un eroe atipico: un anti eroe. Bene e male si fondono e confondono, le sfumature acquistano sostanza. Lontanissimo da eroi borghesi e pretese di verità assolute. E’ stato molto amato dal pubblico, ed avversato dalla critica, nonostante fosse un attore a tutto tondo: all’Actor’s Studio studiò il metodo Stanislavskij. Consapevole delle sue possibilità della sua bravura, dichiarò “ Avrei potuto girare solo film intellettuali, ma non volevo fare e farmi due palle”. Perfettamente in linea con Giraldi, o “Er Monnezza”. Addio cubano de’ Roma.

@Riproduzione riservata

L'Editoriale

In un mare di violenza c’è ancora una speranza

Spezzano Albanese, negli ultimi giorni, ha conosciuto una sequenza di episodi che fanno male al cuore. Il furto sacrilego nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, l’auto data alle fiamme in via Mazzini, lo scippo in pieno centro storico ai danni di...

Controcorrente

Quando amore per il bello e signorile gentilezza fanno la differenza

In una serata indimenticabile, venerdì 3 ottobre (scorso), anche uno spezzanese doc ha conquistato l’Arena di Verona, suonando nel concerto di Brunori sas, star calabrese che, accompagnato dall’orchestra Ensemble Symphony, diretta dal Maestro...

Lettere alla Redazione

Vivere o esistere?

Perché una donna?

L'angolo del Libro

Una macabra contabilità

Gusto e Benessere

Melanzane ripiene di riso in guazzetto di mare

Pubblicità

Pubblicità