ROMA - Dal 2026 il calendario civile italiano guadagna una nuova data da cerchiare in rosso: il 4 ottobre, giorno dedicato a San Francesco d’Assisi, tornerà infatti ad essere festa nazionale a tutti gli effetti.
La decisione è arrivata con il sì definitivo della commissione Affari costituzionali del Senato, proprio mentre si avvicina l’ottavo centenario della morte del Poverello di Assisi, patrono d’Italia e figura simbolo di pace e fraternità, non solo per la storia del nostro Paese ma anche per l’Europa.
Il via libera parlamentare è stato quasi unanime: alla Camera, oggi 1 ottobre, i voti favorevoli sono stati ben 247, con soli 2 contrari e 8 astenuti. La proposta di legge, lanciata da Noi Moderati, ha trovato un raro consenso bipartisan.
Il 4 ottobre non sarà solo un giorno di celebrazione spirituale e civile, ma entrerà a pieno titolo tra le festività nazionali riconosciute dalla legge. Questo significa che, a partire dal 1° gennaio 2026, saranno applicate tutte le conseguenze tipiche di una giornata festiva: scuole e uffici pubblici chiusi, diritto al trattamento retributivo da festa e lo stop ad alcune attività giuridiche e amministrative.
Un piccolo dettaglio: nel 2026 la data cadrà di domenica, quindi la prima vera occasione di “giorno libero” arriverà il 4 ottobre 2027.
Con questa decisione, l’Italia non solo rende omaggio al suo patrono, ma riafferma anche un messaggio di unità, pace e attenzione al creato, valori che San Francesco continua a rappresentare a distanza di otto secoli.a
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