ACQUAFORMOSA - Costruire un ponte stabile tra accoglienza e lavoro, trasformando i percorsi dei migranti in opportunità concrete di autonomia: è con questa visione che oggi, presso la sede nazionale di Legacoop Produzione e Servizi a Roma, è stato firmato il Protocollo d’Intesa tra Legacoop e l’Associazione Don Vincenzo Matrangolo E.T.S.
L'Associazione Matrangolo, con sede ad Acquaformosa e attiva da anni nei progetti del SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione, opera quotidianamente nell’Alto Ionio e nella provincia di Cosenza per garantire percorsi reali di accoglienza, inclusione e costruzione dell’autonomia. La firma del Protocollo rappresenta un passo decisivo per rafforzare un modello che mette al centro le persone, le competenze e la dignità del lavoro.
Grazie a questo accordo, si definisce una collaborazione strutturata che consentirà di: valorizzare le capacità individuali delle persone accolte nei progetti SAI; attivare percorsi di orientamento, preparazione e avvicinamento al mondo del lavoro; favorire l’inserimento nelle cooperative associate a Legacoop Produzione e Servizi; creare un canale trasparente e affidabile di incontro tra domanda e offerta di lavoro, in settori strategici come trasporti, logistica, costruzioni, servizi ambientali, ristorazione, vigilanza privata, beni culturali e ICT.
L’intesa prevede inoltre un monitoraggio congiunto e la possibilità di attivare specifici percorsi formativi, dall’alfabetizzazione professionale alla sicurezza, fino alla formazione tecnica richiesta dai vari comparti cooperativi. Una scelta che punta a garantire inserimenti lavorativi sostenibili, accompagnati e realmente inclusivi.
La collaborazione nasce con un obiettivo più ampio: rafforzare la partecipazione dei migranti alla vita economica e sociale dei territori, superare barriere culturali e costruire un modello di welfare generativo, fondato sulla responsabilità e sulla cooperazione.
Lidia Vicchio, vicepresidente dell’Associazione Don Vincenzo Matrangolo E.T.S. ha dichiarato: «Fermo restando le numerose criticità del Patto Europeo sulla Migrazione e Asilo, che entrerà in vigore nel giugno del 2026, la firma del Protocollo mira a rendere effettivo l’inserimento lavorativo dei cittadini di Paesi terzi, che sono e saranno accolti nei nostri Progetti SAI. L’inserimento lavorativo rappresenta una componente strutturale del Patto Europeo, in quanto l’integrazione funziona solo se si tengono insieme certezza giuridica e prospettive concrete. Lavoro, formazione e riconoscimento delle competenze non sono un “dopo” dell’asilo, ma il cuore di un modello che vuole trasformare la gestione in progettualità. Questo Protocollo tiene insieme due piani: offrire alle persone accolte nei nostri Progetti SAI percorsi chiari di inserimento lavorativo, e allo stesso tempo offrire a Legacoop Produzione e Servizi energie e talenti, di cui le cooperative associate hanno bisogno. Il futuro delle politiche migratorie si giocherà anche sulla capacità di tenere insieme accoglienza, legalità e inclusione».
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