Il gruppo parla di un piano tenuto nascosto dal Sindaco

SPEZZANO ALBANESE - Mentre Spezzano Albanese si prepara alla Pasqua, la politica locale non conosce tregua. Continuano infatti sui social le accuse lanciate dalla minoranza nei confronti della squadra di governo guidata dal sindaco Ferdinando Nociti. L'ultima, quella di questa mattina, punta a scoprire altarini che, a dire del gruppo “Il coraggio di cambiare”, metterebbero il primo cittadino nella scomoda posizione di aver raccontato “bugie, solo bugie, nient'altro che bugie” ai cittadini.

Nel mirino dell'opposizione, ancora una volta, la gestione delle Terme. Un tema che oggi si infiamma ulteriormente. La nota pubblicata sui social dal gruppo di minoranza  (e non pervenuta a questa redazione) non lascia spazio a interpretazioni: «l’amministrazione -secondo quanto riportato- avrebbe intenzione di affidare la gestione del parco termale a soggetti privati, con tanto di cifra stimata a 181.247,1 euro l’anno. Una scelta che, nero su bianco, comparirebbe nel piano di sviluppo allegato alla richiesta di finanziamento». Il problema? Secondo i consiglieri d’opposizione: «nessuno lo sapeva. Nessuna comunicazione pubblica, nessuna conferenza, nessun confronto con la cittadinanza. E quei finanziamenti tanto sbandierati, “un progetto regionale da 4 milioni” e “uno europeo da 10”, si sarebbero poi ridimensionati -sempre stando alla nota- a soli 3 milioni di euro». Il gruppo, che accusa il sindaco Nociti di aver “agito sottobanco, ancora una volta alle spalle e all’insaputa dei cittadini”, dichiara fermamente: «Un piano già studiato e tenuto volutamente nascosto». Non manca il richiamo al programma elettorale 2024/2029, dove si prometteva un “confronto serrato con la cittadinanza” per la valorizzazione delle Terme. Parole che oggi, secondo l’opposizione, risuonano come promesse disattese. Il messaggio, carico di pathos e indignazione, si conclude con un messaggio rivolto direttamente al sindaco Nociti: «Le Terme non sono tue, ma di tutti gli spezzanesi! I profitti devono restare alla comunità».
E mentre sui social il dibattito infuria, a Spezzano, tra un uovo di Pasqua e l’altro, c’è chi si chiede se “quelle acque sulfuree porteranno mai benessere reale, o solo veleni politici”.

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