Il sindaco Donadio: «Le sue esperienze, un tesoro inestimabile»

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MORANO CALABRO - Un traguardo straordinario. Un inno alla vita e un esempio di saggezza: Antonia Ferraro, al momento la cittadina più longeva di Morano, ha compiuto oggi, martedì 25 febbraio, 104 anni.

Il sindaco, Mario Donadio, accompagnato dal presidente del Consiglio comunale, Francesca Rosito, si è recato nella casa della tenera nonnina, per porgerle con parole cariche di ammirazione, gli auguri di tutta la comunità. «È con profondo rispetto -ha detto il capo dell’esecutivo locale- che guardo a questa donna eccezionale, un faro per quanti hanno avuto modo di frequentarla e un esempio per molti di noi che pur non avendo avuto la fortuna di relazionarsi direttamente con lei, hanno sensibilità e bisogno di apprezzarne i valori, la forza e la bontà d’animo. La sua età avanzata, unita all’equilibrio e alla grazia con cui viaggia nel tempo, ci insegna ad affrontare il nostro percorso con coraggio, determinazione e gratitudine. Le sue esperienze, i racconti, i sorrisi, gli abbracci -ha proseguito Donadio- sono un tesoro inestimabile, una guida preziosa per chiunque desideri imparare dal libro di un sapere mai scritto eppure tanto, tanto concreto. I suoi principi, il suo garbo, siamo certi siano fonte di ispirazione per l’intero corpo sociale». Un pensiero di particolare riconoscenza il sindaco lo ha poi rivolto alle figlie e alla pletora di nipoti e pronipoti, che «con affetto e dedizione si prendono cura di nonna Antonia, circondandola di quotidiane premure e trattandola con l’amore riservato alle regine». «È da genetliaci come questi -ha chiosato il sindaco- che si ricavano i sentimenti di pace e il vigore per guardare con speranza al futuro; circostanze belle, che rinfrancano il cuore e incoronano la vita nelle sue irripetibili unicità. A nome dell’Amministrazione comunale e di tutti i moranesi che abbiamo l’onore di rappresentare, auguriamo alla nostra nonnina giorni lieti e, per quanto possibile, in buona salute. Con l’auspicio di poterci ritrovare insieme ancora per molti altri compleanni, sì da continuare a stupirci dinanzi al miracolo dell’esistenza creata». Insomma, abbiamo partecipato a una celebrazione sobria - come del resto è stato il lungo cammino, silenzioso e non privo di sacrificio, di questa piccola grande donna - ma formativa e coinvolgente. Uno di quegli eventi destinati a imprimersi nei cassetti della memoria. Adeguatamente stimolata, questa, dalla benedizione impartita da don Francesco Di Chiara, titolare della parrocchia San Nicola di Bari, che ha esortato a imitare nel bene la centenaria. Nonna Antonia Ferraro, nella sua contagiosa umiltà, nonostante qualche fisiologico acciacco, resta un modello per tutti, un simbolo di speranza e di sommo rispetto per la vita in tutte le sue fasi.

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