Denunciate sanzioni “per la prescrizione di farmaci essenziali”

Navanteri

COSENZA - «USB Calabria denuncia con sdegno e rabbia l’ennesimo atto di arroganza e vessazione contro i lavoratori della sanità e contro tutti i cittadini calabresi: l’ASP di Cosenza ha deciso di multare con cifre astronomiche, fino a 10.000 euro, alcuni medici di base per il solo “reato” di aver prescritto farmaci essenziali come gastroprotettori e antinfiammatori. Un vero e proprio attacco alla salute pubblica, una provocazione inaccettabile per tutta la popolazione!».

Si legge in una nota diffusa dall'USB Calabria, che prosegue dicendo: «Non spetta certo al sub commissario Esposito o al Dipartimento Salute della Regione Calabria, chiusi nelle stanze della Cittadella regionale, stabilire di quali farmaci hanno bisogno i pazienti. Risulta pericoloso e illegittimo che la Regione entri a gamba tesa sull’autonomia professionale dei medici, imponendo vincoli assurdi e minacciando sanzioni a chi cerca solo di garantire cure adeguate ai propri assistiti. Questa situazione diventa ancora più grottesca se si considera che la Calabria spende ogni anno oltre 350 milioni di euro per la migrazione sanitaria, costringendo i suoi cittadini a viaggi della speranza per potersi curare, mentre le liste d’attesa si allungano all’infinito. E cosa fa la Regione? Invece di affrontare i problemi strutturali, si accanisce sui medici di base per le prescrizioni di farmaci basilari! Ma c’è di peggio: mentre si sprecano miliardi di euro per finanziare guerre, armi e perfino un inutile ponte sullo Stretto che porterà solo devastazione ambientale, si cerca di far credere ai calabresi che non ci sono soldi per garantire farmaci essenziali. Un insulto all’intelligenza e alla dignità di un intero popolo! Questa politica è criminale: in una regione dove già manca un numero adeguato di medici di base, queste multe rappresentano un ulteriore deterrente per chi decide di lavorare nel nostro territorio, aggravando ancora di più la già drammatica carenza di medici. Se la Regione, l’ASP di Cosenza e il Dipartimento Tutela della Salute vogliono davvero trovare risorse per migliorare la sanità pubblica, dovrebbero guardare altrove: ad esempio, agli esorbitanti accreditamenti delle cliniche e delle ambulanze private, che invece di garantire cure ai cittadini ingrassano le tasche dei soliti noti. USB Calabria esprime la massima solidarietà ai medici colpiti da questa assurda sanzione e invita tutta la cittadinanza a mobilitarsi contro questo ennesimo attacco alla salute pubblica. La sanità non si tocca, i diritti non si svendono, la Calabria merita rispetto!».

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