Il Circolo denuncia le responsabilità degli ex amministratori

Navanteri

ALTOMONTE - «Quanto già era nell’aria e più si temeva, ovvero che l’insediamento della Commissione d’accesso - avvenuto nel gennaio scorso - avesse potuto portare all’infausto esito dello scioglimento del Consiglio comunale, si è verificato nella serata di Giovedì 20 Novembre, quando il Governo ha assunto la decisione».

Così la Segreteria del Circolo di Sinistra Italiana - AVS, che nella nota aggiunge: «È un fatto di una gravità inaudita, che avrà ricadute pesanti sull’immagine del nostro paese, sull’economia, sui redditi delle famiglie, sulle iniziative e gli eventi culturali, sulla vita civile e sociale. Ci sono responsabilità grandi di chi ha portato Altomonte a questo declino politico, morale e amministrativo: gli Amministratori di queste ultime due consiliature, le peggiori in assoluto della storia recente del nostro paese. Come scrivevamo in una nota pubblicata lo scorso febbraio, in questi mesi gli atti e le procedure dell’Amministrazione guidata dall’ormai ex sindaco Coppola sono stati sottoposti a controllo da parte della Commissione d’accesso e la conclusione è stata chiara e netta, senza possibilità di interpretazioni: Sono stati “accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa”. Altro che “presunte”, altro che decisioni basate su “situazioni non reali e non corrispondenti al vero”. Vorremmo consigliare all’ex Sindaco Coppola un po' di cautela e, per la prima volta, un po' di onestà intellettuale. Avevamo già denunciato il tentativo maldestro “di creare confusione”, ribadendo che non è Altomonte ad essere inquisita, ma che vi sono responsabilità gravi di chi ha compiuto le scelte, prodotto gli atti che hanno consentito un condizionamento da parte dei poteri criminali. L’onorabilità di Altomonte e dei suoi cittadini non è stata e non è in discussione. Non è questo che dovranno difendere in “tutte le sedi” Coppola e gli Amministratori (dal 2019 ad oggi), piuttosto gli atti e le procedure che hanno portato alle infiltrazioni e ai condizionamenti della criminalità organizzata. È il momento della verità e della responsabilità. Basta indistinte responsabilità di tutte e tutti. In questa dolorosa vicenda sono chiari i responsabili, così come si capisce chi pagherà i costi di questo disastro politico e amministrativo. Ci aspettano minimo 18 mesi di gestione commissariale. Un tempo troppo lungo. Bisogna lavorare per riproporre iniziative culturali, eventi, accoglienza, il buon nome di Altomonte a livello regionale e nazionale. C’è bisogno di una buona ed equilibrata gestione dei servizi e dei relativi costi per i cittadini. Sarà e dovrà essere, però, anche un tempo di riflessione e di proposta, che dovrà portare ad un rinascimento sociale, culturale e politico e che dovrà fare leva su una nuova compagine che abbia voglia e idee da spendere per la nostra Comunità: il nostro impegno, in tal senso, non mancherà!».

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