COSENZA – Sabato 20 gennaio 2024, all'età di 84 anni, ci ha lasciato il preside Narciso Simonetti, uomo colto e fine intellettuale politico. Si trovava presso la sua abitazione del capoluogo cosentino dopo un breve periodo di degenza ospedaliera a causa di una frattura ossea. Narciso Simonetti, papà del nostro editorialista Alcide, è stato un "uomo di scuola", uno di quelli che apparteneva alla vecchia guardia: attivista e impegnato nel mondo della formazione al servizio di tante generazioni.

Laureato in Storia e Filosofia con una tesi su Antonio Labriola, Simonetti è stato “preside” per 40 anni, passando per le scuole di Tarsia, Cosenza, Trebisacce e Castrovillari, dove ha concluso il suo mandato presso il Liceo Classico. Arguto politico, ha iniziato a muovere da giovane i primi passi nel Partito Comunista di cui ha incarnato ideali e azioni, divenendone negli anni Sessanta dirigente con il ruolo di formatore presso i circoli del cosentino. Originario di Rossano, ha esteso il proprio raggio d'azione anche oltre i confini provinciali. Nonostante il carattere duro, determinato ed intransigente non ha mai smesso di coltivare il metodo critico e dialettico, aperto sempre al confronto politico e culturale, riconoscendo, con coraggio, anche le ragioni degli altri.
Fondatore, unitamente a Giovanbattista Tommaso Giudiceandrea ed altri, di “Idee per la sinistra”. Amava leggere ed esprimere la propria opinione, anche sui pezzi che il figlio Alcide preparava per il nostro giornale. E proprio su questi amava aprirsi all'amorevole confronto di padre verso il figlio. È stato ideatore di tante iniziative nella scuola, la quale ha rappresentato la vera missione della propria vita, ritenendo che essa sia il fulcro per la costruzione di una società responsabile e consapevole e sempre più democratica, capace di aiutare a superare individualismo ed egoismo. Con lui si spegne un cero che ha contribuito ad illuminare la via della formazione di tante generazioni di studenti e professionisti. A lui va il nostro caloroso saluto per il suo nuovo viaggio eterno e ci stringiamo al caro Alcide per la grave perdita.

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