Segnalazioni da Spezzano Albanese e San Lorenzo del Vallo. Cresce l'indignazione

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SPEZZANO ALBANESE - La pubblicità accattivante sulla rete Vodafone, le offerte del momento e il denaro speso dagli utenti sembrano ormai tradursi in un disagio cronico che, con frequenza record, provoca frustrazione e criticità continue in alcuni territori della Valle dell'Esaro: tra cui Spezzano Albanese, San Lorenzo del Vallo e le aree limitrofe, dove i disservizi telefonici persistono.

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Questa volta, il blackout della linea mobile Vodafone, e degli operatori che utilizzano la sua rete, è iniziato domenica 16 novembre, protraendosi fino al primo pomeriggio di lunedì 17, per poi ripresentarsi nuovamente oggi, mercoledì 19. L’impossibilità di effettuare chiamate, pagamenti o svolgere attività quotidiane fa, ancora una volta, da cornice a un modus operandi di un’azienda che sembra brancolare nel buio, senza individuare una soluzione definitiva. Sempre più utenti Vodafone, infatti, hanno scelto di affidarsi ad altri operatori, di fronte a una situazione che appare irrisolvibile e della quale, purtroppo, non si intravede ancora la fine. «Ho cambiato gestore per disperazione -ha detto un cittadino-. La linea cadeva ogni mese. Non ne potevo più». Non mancano difficoltà anche negli esercizi commerciali, come supermercati, librerie e altre attività: «Ovunque sono andata stamattina, tra gli esercenti che hanno Vodafone -ha detto una fruitrice- non ho potuto effettuare nessun pagamento». Altri disagi si sono registrati anche alle Poste di San Lorenzo del Vallo, dove un cittadino ha segnalato di non essere riuscito a concludere un’operazione per la propria famiglia: «Dopo tre giorni di tentativi, ho dovuto rinviare l’attivazione della Postepay per mia moglie e mio figlio a causa della mancanza di linea. Tenendo conto anche delle innumerevoli difficoltà che riscontriamo quando proviamo a telefonare, siamo davvero esasperati».
Ancora una volta, come ogni mese, ci auguriamo che l'emergenza, tuttora in corso, possa rientrare in tempi celeri per ridurre i disagi e l'indignazione degli utenti che nel frattempo non si placano.

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