Scoperta fortuita nel parcheggio di un supermercato, l'oggetto apparteneva a un avvocato della zona

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ROGGIANO GRAVINA – Un gesto di grande onestà e senso civico si è verificato nei giorni scorsi a Roggiano Gravina. Un uomo di poco più di cinquant'anni ha ritrovato un portafogli nel parcheggio di un supermercato situato allo Scalo di San Marco e, dopo aver identificato il proprietario, lo ha restituito. Il portafogli apparteneva a un avvocato del comprensorio dell'Esaro.

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Il ritrovatore ha raccontato l’accaduto: «Stavo uscendo dal negozio dopo aver fatto la spesa quando, vicino alla ruota di un'auto, ho notato un oggetto che assomigliava a un portafogli. Avvicinandomi, ho capito che si trattava davvero di un portafogli e, aprendolo, ho trovato contanti, documenti personali, carte di credito e altri effetti importanti». Senza esitazione, l’uomo ha deciso di restituirlo, spinto dalla convinzione che, se si fosse trovato nella stessa situazione, avrebbe apprezzato un simile gesto. Dopo aver esaminato la carta d’identità contenuta nel portafogli e riconosciuto il volto del proprietario, è rientrato nel supermercato per cercarlo, ma senza successo. Notando il tesserino che indicava la professione di avvocato, ha provato a rintracciarlo attraverso i social media, utilizzando le informazioni presenti nel documento. «Non essendo tra i miei contatti, l’ho cercato su Messenger e gli ho scritto per tranquillizzarlo, dicendogli che il suo portafogli era in mani sicure e che poteva contattarmi telefonicamente», ha spiegato l’uomo. Pochi minuti dopo, il proprietario ha chiamato, sollevato e grato per il ritrovamento. Quando l'avvocato si è recato a casa del ritrovatore per recuperare il portafogli, ha offerto una ricompensa per il gesto, ma l'uomo ha rifiutato, dichiarando: «Non voglio nulla, mi basta la soddisfazione di aver fatto la cosa giusta e di aver reso felice qualcuno». Alla fine, l’avvocato ha ringraziato calorosamente il cittadino di Roggiano Gravina con una stretta di mano e un’esclamazione di apprezzamento: «Sei un gran signore!».

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